
Nelle aree di sosta ai margini delle città, dove il tempo sembra rallentare e i motori spenti lasciano spazio al silenzio, si intrecciano ogni giorno storie di chi vive la strada. Camionisti, provenienti da ogni angolo d’Europa, trascorrono notti in cabina, lontani da casa, immersi in una routine fatta di chilometri, attese, solitudine e talvolta tensioni che covano sotto la superficie.
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In questi spazi senza nome, spesso anonimi e dimenticati, basta poco perché una parola di troppo si trasformi in qualcosa di irreversibile. Il confine tra fatica e rabbia può assottigliarsi, specie quando le giornate sono lunghe e le discussioni si accendono per motivi banali. È in un contesto simile che si è consumato un episodio drammatico, destinato a lasciare il segno.
Un delitto nella zona industriale di Bolzano
Il fatto di sangue è avvenuto nella zona industriale di Bolzano, precisamente nell’area di sosta comunale di piazza I maggio, riservata ai mezzi pesanti. A perdere la vita è stato un camionista di 32 anni, di nazionalità romena, il cui corpo è stato trovato privo di vita, immerso in una pozza di sangue, con diverse ferite da taglio, tra cui una, sotto l’ascella sinistra, risultata mortale.
Secondo le ricostruzioni effettuate dalla Squadra Mobile di Bolzano, intervenuta con il supporto della Squadra Volante e sotto il coordinamento della Procura, l’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di un litigio scoppiato tra la vittima e un altro camionista, connazionale di 47 anni. Quest’ultimo, dopo aver compiuto il gesto, si sarebbe dato immediatamente alla fuga a bordo del proprio autoarticolato.

Fermato in A22 dopo una breve fuga
La fuga dell’uomo è durata solo poche ore. Intorno alle 3.25 della notte, la polizia stradale è riuscita a rintracciarlo presso il parcheggio Laimburg, in corsia nord dell’autostrada A22. Il mezzo su cui viaggiava e la descrizione dell’uomo corrispondevano perfettamente a quelle fornite dai testimoni oculari. Inoltre, sul corpo del sospettato erano visibili tracce di sangue, così come all’interno della cabina del camion, dove sono stati rinvenuti indumenti sporchi di sangue.
I primi accertamenti confermerebbero che tra i due camionisti ci fosse stato un litigio, scoppiato per futili motivi, nel corso della giornata. L’escalation avrebbe poi portato all’aggressione letale. L’uomo fermato è stato portato in questura, dove è stato interrogato dal pubblico ministero, ma ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Fermato per omicidio, indagini in corso
Al termine degli accertamenti preliminari, il 47enne è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Sono ancora in corso le ricerche dell’arma utilizzata per colpire la vittima, mentre la Procura ha annunciato che nella giornata di lunedì verrà presentata al gip la richiesta di convalida del fermo.
L’area di piazza I maggio, dove si è consumata la tragedia, è tristemente nota per essere uno snodo notturno frequentato da numerosi autotrasportatori, spesso in condizioni logistiche precarie. Il caso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nelle aree di sosta e sulle tensioni che si possono generare in ambienti lavorativi difficili e isolati.