Vai al contenuto

Regionali in Toscana, il dato sull’affluenza e la posta in palio

Pubblicato: 13/10/2025 12:39

Urne aperte anche oggi in Toscana, dove si vota fino alle 15 per eleggere il nuovo presidente della Regione e i 40 membri del Consiglio regionale. In corsa ci sono tre candidati principali: Eugenio Giani per il centrosinistra, Alessandro Tomasi per il centrodestra e Antonella Bundu per la lista “Toscana Rossa”. A vigilare sull’esito, oltre ai partiti, ci sono circa tre milioni di aventi diritto al voto, distribuiti in 3.922 sezioni elettorali.

Ma a segnare il primo dato politico di rilievo è la bassissima affluenza. Alla chiusura della prima giornata elettorale, domenica 12 ottobre alle 23, la partecipazione si è fermata al 35,7%, ben dieci punti in meno rispetto al 2020, quando a quell’ora aveva votato il 45,8% degli elettori. Un calo che fa riflettere e che rischia di incidere pesantemente sull’equilibrio del voto.

Cinque anni fa, le Regionali si svolsero in contemporanea con il referendum sul taglio dei parlamentari, evento che contribuì a spingere l’affluenza fino al 62,6% complessivo. Oggi lo scenario appare molto diverso: niente referendum trainanti, clima politico più frammentato, e soprattutto un disinteresse crescente da parte dell’elettorato, in particolare quello giovane e moderato.

A dispetto della scarsa partecipazione, la campagna elettorale si è svolta in un clima sorprendentemente civile. Nei confronti pubblici tra i tre candidati — compresi quelli organizzati dal Corriere FiorentinoGiani, Tomasi e Bundu si sono sfidati con toni rispettosi, senza attacchi personali e focalizzandosi sulle rispettive proposte. Un fair play politico raro, che ha contraddistinto la fase finale del confronto.

Più acceso invece il confronto interno agli schieramenti. Nel centrosinistra si guarda alla sfida tra Avs e Casa Riformista per il ruolo di seconda forza dopo il Pd, mentre i Cinque Stelle cercano di misurare l’effetto dell’alleanza “sofferta” con il resto della coalizione. Sul fronte opposto, in casa centrodestra, si monitora l’impatto elettorale di Roberto Vannacci, figura controversa candidata con la Lega, e il tentativo di Forza Italia di scalare posizioni ai danni del Carroccio.

Nel mezzo, nella coalizione moderata di centrodestra, resta da valutare quanto potrà incidere la lista civica “È Ora!” di Tomasi. Una formazione trasversale che punta a intercettare il voto centrista e del ceto medio, in un momento in cui l’astensionismo pare colpire proprio quell’area.

Anche per Antonella Bundu il risultato è tutto da decifrare. La soglia di sbarramento del 5% per le forze fuori coalizione rappresenta un ostacolo rilevante. All’interno delle due grandi alleanze, invece, il limite per entrare in Consiglio è fissato al 3%, rendendo più accessibile la rappresentanza ma comunque non scontata.

Oggi, al termine della seconda giornata di voto, inizierà subito lo scrutinio, che decreterà se uno dei tre candidati avrà raggiunto almeno il 40% dei consensi per evitare il ballottaggio. In caso contrario, si tornerà alle urne domenica 26 ottobre per il secondo turno, scenario che solo la legge elettorale toscana contempla tra le Regioni italiane.

Per ora, gli occhi restano puntati sull’affluenza definitiva, dato che potrebbe diventare il vero ago della bilancia. Perché, al di là delle proposte e delle alleanze, la partecipazione resta l’unico vero indicatore della salute democratica della Regione.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure