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Liberi gli ostaggi israeliani, scarcerati tutti i palestinesi. Trump contestato da due deputati durante il discorso

Pubblicato: 13/10/2025 13:58

Consegnati alla Croce Rossa tutti i prigionieri israeliani, poi passati sotto la custodia dell’Idf. Nelle piazze migliaia di persone in festa per una giornata che potrebbe portare davvero alla pace. Saliti sui pullman i 1.966 palestinesi da liberare. Meloni: “Risultato straordinario, giornata storica”.

Trump: “Sarebbe fantastico un accordo con l’Iran, c’è la possibilità”
“Sarebbe fantastico raggiungere un accordo di pace con l’Iran, sono stanchi, vogliono sopravvivere. Penso che abbiamo una possibilità”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump alla Knesset, sottolineando che se gli Stati Uniti non avessero “bombardato l’Iran, questo accordo non si sarebbe realizzato, perché le nazioni arabe non si sarebbero sentite a loro agio nel firmare l’accordo che abbiamo ora se l’Iran avesse avuto l’arma nucleare”.

13:48 Trump: “Gaza sarà smilitarizzata e Hamas deporrà le armi”
“Gaza sarà smilitarizzata” e “Hamas deporrà le armi”. Lo ha detto Donald Trump nel suo intervento alla Knesset. “Va sostenuto il piano per Gaza”, ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti riferendosi al piano presentato il 29 settembre dopo il faccia a faccia alla Casa Bianca con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. “Il cessate il fuoco di questa settimana, quello che abbiamo raggiunto è una svolta”, ha affermato Trump nel suo intervento. “Questa guerra lunga e difficile è finita”, ha detto ancora dopo aver rivendicato che “abbiamo risolto otto guerre in otto mesi”.

13:42 Trump: “Sarà era d’oro per Israele e per la regione”
“Questa non è solo la fine della guerra, questa è la fine dell’era del terrore e della morte e l’inizio di un’era di fede, di un’era d’oro per Israele e di un’epoca d’oro per la regione”. Lo ha detto Donald Trump nel suo intervento alla Knesset, parlando dell’accordo tra Israele e Hamas, che segna “l’inizio dell’armonia per Israele e tutte le nazioni di quella che sarà presto una regione meravigliosa”. “Questa – ha ribadito – è una nuova e storica era di un nuovo Medio Oriente”.

13:37 Netanyahu: “Pagato caro prezzo per la vittoria”
“Israele ha raggiunto incredibili vittorie nei confronti di Hamas”, nei confronti dell’Iran, anche con l’aiuto di Trump, e degli Houthi “ma il prezzo di queste vittorie è stato caro, con circa 2mila vite israeliane perse”. Lo dice il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando alla Knesset, alla presenza del presidente Usa, Donald Trump.

13:36 Trump: “Netanyahu ha usato bene le nostre armi”
“Produciamo le armi migliori, ne produciamo molte. Ne diamo molte a Israele. Netanyahu mi chiamava sempre, dicendomi, ‘Dammi quest’arma, quell’arma, di alcune non ho mai sentito parlarè. Abbiamo dato molte armi a Israele e le avete usate bene”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump, rivolgendosi al premier israeliano Benjamin Netanyahu durante il suo discorso alla Knesset.

13.25 Tensione improvvisa durante il discorso di Trump
Due deputati, Ayman Odeh e Ofer Cassif, sono stati allontanati dalla sala della Knesset dopo aver sventolato un cartello con la scritta “Genocidio” mentre stava parlando il presidente Usa Donald Trump. Il capo della Casa Bianca, riprendendo il discorso si è rivolto agli addetti e ha sottolineato che il loro intervento “è stato molto efficace”.

13.20 Le parole di Trump
“Ci riuniamo in un giorno di profonda gioia e speranza per ringraziare dio, Abramo, Isacco, Giacobbe”. Così il presidente statunitense Donald Trump parlando alla Knesset. “Venti ostaggi coraggiosi stanno ritornando nell’abbraccio delle loro famiglie – prosegue – oggi i cieli calmi, non ci sono rumori e sole sorge in terra santa che è in pace”. Prosegue: “È la fine dell’era del terrorismo, della morte e l’inizio di un’era di fede, speranza e dio. È l’inizio dell’armonia per Israele e per le nazioni che presto rappresenteranno una regione magnifica. È l’alba di un nuovo Medio Oriente”. 

12.11 L’annuncio sul vertice di pace
L’ufficio di Benjamin Netanyahu ha smentito che il primo ministro israeliano non parteciperà al vertice di Sharm el-Sheik. Il presidente Usa Donald Trump è stato accolto, al suo ingresso nell’aula delle Knesset dove interverrà tra pochi minuti, da un lunghissimo applauso dei presenti, tutti in piedi. 

11.12 Esulta Giorgia Meloni
Arriva anche il messaggio della premier, Giorgia Meloni, dopo la liberazione degli ostaggi: “Oggi – ha scritto su X – è una giornata storica. Gli ostaggi sono stati liberati: un risultato straordinario, frutto della determinazione della diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del presidente americano Donald Trump”.

11.00 L’annuncio di Israele
Israele rilascerà oggi 1.968 prigionieri palestinesi, in cambio degli ostaggi consegnati dal gruppo islamista Hamas, di cui 154 saranno deportati fuori dal Paese. Lo hanno annunciato le principali associazioni che rappresentano i prigionieri a nome sia di Hamas sia dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp). «Ducentocinquanta ergastolani saranno rilasciati come parte dell’accordo oggi», si legge in una nota, tra questi, «154 deportati saranno espulsi».

10.15 Tutti liberi gli ostaggi
Hamas ha rilasciato gli altri 13 ostaggi nell’area di Khan Younis. Sono stati consegnati alla Croce Rossa, come si vede nei video rilanciati dalle tv. Tutti i rapiti ancora in vita sono stati quindi liberati.

9.00 Donald Trump è arrivato a Tel Aviv
All’aeroporto Ben Gurion il presidente americano è stato accolto dal presidente israeliano Isaac Herzog e dal premier Benjamin Netanyahu, accompagnati dalle mogli. All’aeroporto ci sono anche l’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, la figlia Ivanka Trump e il genero Kared Kushner, che sabato avevano parlato davanti a migliaia di israeliani riuniti nella piazza degli Ostaggi a Tel Aviv, per celebrare la prima parte dell’accordo con Hamas.

8.10 La seconda fase
La seconda fase del rilascio degli ostaggi ancora vivi avrà luogo alle 10 (le 9 in Italia) nel sud di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera.

07:30 Trump: “Vorrei mettere piede a Gaza”
Donald Trump, parlando con i giornalisti sull’Air Force One in vista del suo arrivo in Israele nel giorno del cessate il fuoco e dello scambio degli ostaggi con Hamas, ha riferito che “mi piacerebbe mettere piede a Gaza”. Il presidente degli Stati Uniti è atteso in Egitto per il vertice con altri leader mondiali per la pace a Gaza.

7.25 Liberati in sette
Sette ostaggi sono stati consegnati da Hamas alle squadre della Croce Rossa nel nord di Gaza. Stanno bene e stanno in piedi autonomamente. Lo confermano fonti israeliane e arabe.  I sette ostaggi rilasciati da Hamas nel nord di Gaza sono Guy Gilboa-Dalal, Alon Ohel, Omri Miran, Gali e Ziv Berman, Matan Angrest ed Eitan Mor. 

06:50 Media: ostaggi, la lista dei primi 6 che verranno rilasciati
I nomi sarebbero Alon Ohel Omri Miran Eitan Mor Matan Engerst Gali Berman, Ziv Berman

06:50 Auto Hamas arrivate su luogo della consegna ostaggi
Le prime auto di Hamas sono arrivate sul luogo in cui e’ prevista la prima delle due fasi della consegna degli ostaggi. Lo scenario e’ molto diverso da quello visto nel corso dei precedenti rilasci degli ostaggi: su una spianata si vedono schierati gli uomini incappucciati di Hamas senza alcuna traccia di striscioni, bandiere o gigantografie

06:17 – Hamas pubblica i nomi dei 20 ostaggi che verranno rilasciati
Hamas ha diffuso la lista completa dei venti ostaggi israeliani che saranno liberati tra poche ore. L’elenco, pubblicato su diversi canali e confermato dai media israeliani, comprende donne, anziani e due cittadini con doppia cittadinanza americana e francese. Fonti del movimento hanno spiegato che la decisione di rendere pubblici i nomi è legata alla “volontà di trasparenza nei confronti dei mediatori e delle famiglie”, un gesto che segna la fine di mesi di trattative segrete. Israele, da parte sua, ha già iniziato a trasferire in autobus blindati un gruppo di prigionieri palestinesi condannati per reati gravi, che saranno liberati contestualmente al rilascio degli israeliani.

06:00 – Croce Rossa a Deir al-Balah per la consegna degli ostaggi
I convogli della Croce Rossa Internazionale sono arrivati all’alba al punto di incontro di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, dove avverrà la prima fase del trasferimento. Le autorità israeliane e le forze di sicurezza egiziane hanno predisposto corridoi umanitari per garantire un passaggio sicuro. A bordo dei veicoli ci sono mediatori, osservatori delle Nazioni Unite e personale medico. Secondo fonti locali, l’area è sorvegliata da droni e unità delle forze di pace egiziane per prevenire sabotaggi o attacchi imprevisti. L’operazione durerà circa due ore e prevede la consegna diretta degli ostaggi ai rappresentanti della Croce Rossa.

06:10 – Herzog conferirà a Trump la più alta onorificenza di Israele
Il presidente Isaac Herzog ha deciso di conferire a Donald Trump la medaglia del Presidente dello Stato d’Israele, il riconoscimento più alto previsto per un cittadino o leader straniero. La cerimonia, che si terrà a Gerusalemme in forma privata, sarà seguita da un discorso di Trump alla Knesset, dove il leader americano ribadirà il significato politico e simbolico dell’accordo con Hamas. “Trump ha contribuito in modo decisivo alla liberazione dei nostri concittadini”, si legge nel comunicato ufficiale della presidenza. Dopo il passaggio a Gerusalemme, il presidente americano volerà in Egitto per il vertice della pace di Sharm el Sheikh, destinato a sancire l’inizio della fase di ricostruzione di Gaza.

05:21 – Canti e bandiere, “Piazza Ostaggi” si prepara al rilascio
Nella notte, a Tel Aviv, la “Piazza degli Ostaggi” si è trasformata in un grande altare civile. Migliaia di persone hanno sventolato bandiere, acceso candele e intonato canzoni in inglese e in ebraico, tra cui l’inno “Bring ’em home”, ormai simbolo di un intero Paese. Sui maxi-schermi scorrono i volti dei rapiti, mentre il nastro giallo continua a essere appuntato sui vestiti, sulle auto e sulle finestre. L’atmosfera è un misto di trepidazione e sollievo: dopo 737 giorni di prigionia, le famiglie aspettano di poter riabbracciare i loro cari. Molti parenti sono già in viaggio verso la base di Re’im, al confine con Gaza.

05:13 – Rilascio previsto alle 08:00 ora locale (le 7 in Italia)
Secondo i media israeliani, la liberazione avverrà in due fasi distinte: la prima alle 8:00 ora locale dal corridoio di Netzarim, e la seconda alle 10:00 da Khan Yunis, nel sud della Striscia. Le due operazioni saranno coordinate con la Croce Rossa e con il supporto delle forze egiziane. Israele ha allertato ospedali e centri di accoglienza militari, pronti a ricevere i liberati per controlli medici e debriefing psicologici. In serata, gli ostaggi dovrebbero raggiungere Tel Aviv per il ricongiungimento ufficiale con le famiglie.

04:34 – Famiglie degli ostaggi invitate ad avvicinarsi al confine
Le famiglie degli ostaggi hanno ricevuto nella notte una comunicazione riservata che le invita a spostarsi verso la base di Re’im, vicino al confine con la Striscia di Gaza. La misura è stata adottata per accelerare i tempi del ricongiungimento e consentire ai familiari di essere presenti al momento del passaggio dei convogli. Le autorità israeliane hanno predisposto un’area riservata con personale psicologico e sanitario, e saranno presenti anche rappresentanti della Croce Rossa e dell’esercito israeliano.

03:44 – Scontri interni a Gaza, decine di morti
A poche ore dal rilascio, violenti scontri sono esplosi a Gaza tra le milizie di Hamas e il clan Doghmush, gruppo armato rivale con influenza nel quartiere di Sabra. Fonti palestinesi parlano di “decine di morti e feriti”, tra cui civili. Hamas avrebbe accusato il clan di aver collaborato con Israele durante la guerra e di aver tentato di sabotare il cessate il fuoco. Tra le vittime c’è anche il giornalista Saleh Al-Jafarawi, noto per i suoi reportage dai tunnel di Gaza City.

01:45 – Trump: “Visiterei Gaza, mi piacerebbe metterci piede”
Nel corso di una breve dichiarazione ai giornalisti, Donald Trump ha affermato che “visiterebbe Gaza, almeno per metterci piede”, aggiungendo che intende supervisionare personalmente la fase di ricostruzione. “È un luogo che ha sofferto troppo e merita di essere rinato”, ha detto il presidente americano prima di salire sull’Air Force One. L’eventuale visita, secondo i suoi consiglieri, avverrebbe dopo l’insediamento del consiglio di pace internazionale.

00:40 – L’Iran non parteciperà al vertice di pace in Egitto
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha confermato che Teheran non parteciperà al vertice di Sharm el Sheikh, definendo “ipocrita” la presenza statunitense. “Non possiamo sederci al tavolo con chi continua a sanzionare e minacciare il popolo iraniano”, ha scritto su X. La decisione dell’Iran riduce il peso diplomatico dell’incontro ma non ne compromette la portata simbolica: saranno presenti oltre venti capi di Stato e di governo, inclusi rappresentanti di Arabia Saudita, Turchia, Francia e Regno Unito.

00:10 – Trump: “In 500mila a Israele per applaudire l’accordo”
Poche ore prima della partenza per il Medio Oriente, Trump ha parlato con i giornalisti da Washington, descrivendo una scena “storica” in Israele: “Ieri cinquecentomila persone hanno applaudito la pace. È un segnale che questo accordo è sostenuto anche dal mondo arabo”. Il presidente americano ha voluto sottolineare che l’intesa non è solo “una tregua”, ma “l’inizio di una nuova architettura di sicurezza regionale” che includerà Israele e diversi Paesi arabi.

23:51 – Trump: “La guerra è finita”
“La guerra è finita”. Così Donald Trump, parlando ai cronisti a bordo dell’Air Force One, ha annunciato la conclusione delle ostilità a Gaza. “La Striscia sembra un sito di demolizioni, ma sarà ricostruita – ha detto – con l’aiuto di un consiglio di pace che nomineremo a breve”. Secondo fonti americane, la struttura sarà composta da rappresentanti di Egitto, Qatar, Stati Uniti e Unione Europea, con il compito di monitorare il cessate il fuoco e avviare i progetti di ricostruzione.

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