
Aveva 29 anni Pamela Genini, la donna uccisa la sera del 14 ottobre a Milano nel suo appartamento di via privata Iglesias, tra i quartieri Gorla e Ponte Nuovo. A colpirla a morte, secondo la ricostruzione della polizia, sarebbe stato il compagno Gianluca Soncin, 52 anni, poi fermato in stato di arresto dopo un tentativo di suicidio. Il femminicidio è avvenuto all’ultimo piano di una palazzina residenziale, sotto gli occhi di alcuni vicini che hanno assistito alla scena e allertato le forze dell’ordine.
Pamela era originaria della provincia di Bergamo, cresciuta in Valle Imagna, dove tornava spesso nei fine settimana. A Milano si era trasferita da circa due anni, dividendosi tra la città e numerose trasferte per lavoro. Aveva fondato con un’amica una piccola impresa di moda, specializzata nella vendita di costumi da bagno di fascia alta. Parallelamente lavorava come consulente immobiliare per un’agenzia attiva tra Santa Margherita Ligure e via Monte Napoleone.

La sua vita era raccontata attraverso i social: viaggi frequenti a Montecarlo, Dubai, Roma, Venezia e in Costa Smeralda. Una quotidianità fatta di lavoro, spostamenti e impegno nel mondo del lusso. Con lei c’era quasi sempre la cagnolina Bianca, adottata due anni fa, che l’accompagnava ovunque.
In molti la ricordano anche per una breve apparizione televisiva, risalente a quando aveva appena 19 anni: Pamela aveva partecipato al reality “L’Isola di Adamo ed Eva”, in onda su Deejay Tv. Da lì aveva intrapreso una carriera nel settore della moda come modella, prima di dedicarsi all’attività imprenditoriale.
Lo scorso settembre, aveva calcato il red carpet della Mostra del Cinema di Venezia, ospite a uno degli eventi collaterali. Un’occasione raccontata con entusiasmo online, attraverso una foto in abito da sera e un messaggio di ringraziamento agli organizzatori. Chi la conosceva parla di una giovane donna autonoma, riservata ma determinata, con forti ambizioni professionali.

Secondo quanto emerso finora, il rapporto con Soncin durava da tempo, ma non sono ancora chiari i contorni della vicenda né eventuali segnali di allarme precedenti. L’uomo, dopo aver accoltellato la compagna, avrebbe tentato di togliersi la vita colpendosi alla gola. È stato soccorso e ricoverato all’ospedale Niguarda, dove si trova piantonato in stato di arresto.
La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio volontario aggravato. Gli inquirenti stanno acquisendo testimonianze e documentazione per ricostruire il contesto e i motivi del gesto. In attesa di essere ascoltato formalmente, Soncin resta sotto osservazione in ospedale.