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Pamela, 29 anni e il sogno di girare il mondo: massacrata senza pietà, proprio mentre la polizia entrava in casa

Pubblicato: 15/10/2025 09:12

Era originaria di Strozza, piccolo comune della Valle Imagna, in provincia di Bergamo, Pamela Gemini, la donna di 29 anni uccisa nella tarda serata di martedì 14 ottobre a Milano, in un appartamento al terzo piano di un condominio in via Aristotele, nel quartiere Gorla. A colpirla a morte è stato Gianluca Soncin, 52 anni, con diverse coltellate, una delle quali risultata fatale. Quando la polizia è arrivata e ha tentato di entrare, lei era ancora viva: i colpi fatale sono stati sferrati proprio mentre gli agenti cercavano di forzare la porta per aiutarla.

Secondo le prime ricostruzioni, l’omicidio è avvenuto poco dopo le 22, sul balcone dell’abitazione. I vicini di casa, allarmati dalle urla, hanno chiamato la polizia. Quando gli agenti delle Volanti sono arrivati sul posto, hanno trovato il corpo senza vita della giovane e Soncin gravemente ferito: aveva cercato di togliersi la vita con due fendenti alla gola. L’uomo è stato trasportato all’ospedale Niguarda, dove si trova piantonato in condizioni serie.

I due avevano avuto una relazione sentimentale, che secondo alcune fonti sarebbe terminata di recente. Non è chiaro perché Pamela si trovasse nell’abitazione dell’uomo la sera dell’aggressione. L’ipotesi prevalente è che si fossero incontrati per un chiarimento. Gli inquirenti stanno ricostruendo la dinamica con l’aiuto dei testimoni e stanno verificando eventuali segnali di violenza pregressa.

Pamela Genini aveva vissuto tra Montecarlo, Milano e Dubai, dove aveva lavorato in vari contesti legati al settore del lusso. Era tornata in Italia da qualche mese. In valle Imagna era conosciuta per la sua riservatezza e i legami familiari. Quando rientrava, la si vedeva spesso a Sant’Omobono o in un salone di parrucchiera a Ponte Giurino, frazione di Berbenno.

L’omicidio ha suscitato forte impressione nella comunità locale. A Strozza e nei paesi vicini la notizia si è diffusa rapidamente, lasciando sgomento. «Una tragedia assurda», è il commento ricorrente tra chi la conosceva. In queste ore la famiglia è assistita dai carabinieri e in attesa del nullaosta per il rientro della salma.

La procura di Milano ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario aggravato. In base agli accertamenti medico-legali, Pamela sarebbe stata colpita più volte con un coltello da cucina. Non risultano denunce precedenti da parte della donna né segnalazioni formali relative al comportamento dell’uomo.

Soncin, già noto alle forze dell’ordine per reati di altra natura, sarà interrogato non appena le sue condizioni lo permetteranno. I magistrati valuteranno anche se procedere con una perizia psichiatrica. L’indagine è coordinata dalla procura con il supporto della squadra mobile della Questura.

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