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“Cosa le aveva fatto in vacanza”. Pamela massacrata dal fidanzato, l’orribile verità scoperta solo ora

Pubblicato: 16/10/2025 09:42
Soncin, le prime botte a Pamela già 2 mesi dopo l'inizio della relazione. All'Elba ha provato a lanciarla dal balcone

Violenze continue, un incubo senza fine. Sfociato nell’epilogo peggiore, una morte orribile che ha commosso e fatto indignare l’Italia intera. Chi conosceva Pamela Genini, descrive la relazione con Gianluca Soncin come un incubo. E più lei lo allontanava, più lui si faceva minaccioso. «Ammazzo te e tua madre», le avrebbe detto in diverse occasioni secondo le testimonianza raccolte dagli investigatori in queste ore.

Un clima di terrore nel quale lei osava raccontare cosa succedeva solo a qualche amica e all’ex fidanzata, Francesco D., l’uomo con cui la donna era al telefono durante l’agguato fatale che è stato ascoltato in Procura a Milano.Pamela Genini, il primo tentativo di omicidio e la denuncia mai presentata.

La giovane è stata vittima di un interminabile ciclo di percosse e intimidazioni. Secondo quanto riporta Il Giorno, il primo episodio risalirebbe al maggio 2024, appena due mesi dopo l’inizio della relazione. Un conoscente si è allarmato vedendo Pamela in viale Monza, «spaesata e con evidenti lividi sugli arti superiori».

L’ex di Pamela ha raccontato che i due si erano trasferiti a Cervia, a casa di Soncin, ma presto la 29enne era andata via. Secondo il testimone, Soncin faceva uso di droghe e farmaci psicotropi che non lo rendevano lucido.

Quest’estate erano stati in vacanza all’isola dell’Elba e il 52enne avrebbe provato a uccidere Pamela Genini per la prima volta. Aggredita con calci e schiaffi, l’avrebbe «minacciata con schegge di vetro, tentando di gettarla dal balcone della stanza». Lo staff dell’hotel sarebbe intervenuto per fermarlo. 

L’unico intervento della polizia risale al 9 maggio 2025. Pamela compose il 112 perché Soncin bussava continuamente alla porta cercando di farsi aprire. Agli agenti l’ex modella disse di conoscerlo «da un anno», come «amico». Il 50enne «si allontanò di propria iniziativa». Le fu consigliata una denuncia, ma non seguì alcuna formale accusa. Stamattina Soncin sarà interrogato dal gip di Milano Tommaso Perna nel carcere di San Vittore.

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