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“Non ti permettere!”, furia di Vespa contro Lovati! Tutto in diretta. Scontro totale

Pubblicato: 16/10/2025 07:06

Tensione in studio a Porta a Porta, dove la discussione sul caso Garlasco si è trasformata in un acceso confronto tra Bruno Vespa e Massimo Lovati, ex avvocato di Andrea Sempio. La scintilla è scoppiata quando il legale, intervenendo durante il dibattito, ha definito la trasmissione “un programma di intrattenimento”. Parole che hanno fatto infuriare il conduttore, visibilmente irritato per quella che ha considerato una mancanza di rispetto verso il lavoro giornalistico della redazione.

Vespa ha reagito con tono severo, interrompendo l’avvocato e replicando: “Questo non è un programma di intrattenimento! Vede qualcuno ballare? Vede qualcuno che apre pacchi?”. La tensione è salita di colpo, mentre in studio calava un silenzio imbarazzato. Lovati ha provato a chiarire il senso della sua frase, affermando che “l’avvocato ha una missione verso la verità e la dimostra anche nelle trasmissioni di intrattenimento”, ma il conduttore ha tagliato corto con un secco “Perfetto!”, chiudendo bruscamente lo scambio e passando oltre.

Il caso Garlasco e il ritorno di Lovati

L’episodio è avvenuto nel corso di una puntata dedicata agli ultimi sviluppi sul delitto di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi del 2007. Negli ultimi mesi, il caso è tornato al centro dell’attenzione mediatica dopo nuove analisi investigative e la riapertura del dibattito su alcune prove mai del tutto chiarite. In questo contesto, Lovati – che in passato aveva difeso Andrea Sempio, amico della vittima – è tornato a intervenire pubblicamente, ribadendo la sua versione dei fatti e criticando alcune ricostruzioni giudiziarie.

Il suo tono provocatorio, tuttavia, ha diviso gli spettatori. Per alcuni, si è trattato di un tentativo di spostare il confronto su un piano più etico e mediatico, sollevando il tema del rapporto tra giustizia e spettacolo televisivo. Per altri, invece, la sua affermazione ha mancato di rispetto a uno dei programmi storici dell’informazione italiana, simbolo del giornalismo di approfondimento.

Il nodo tra giustizia e televisione

L’incidente televisivo riaccende una discussione mai davvero sopita: quanto i grandi talk show contribuiscano alla ricerca della verità giudiziaria e quanto, invece, ne risentano per esigenze di pubblico e ritmo televisivo. Il caso Garlasco, come altri grandi processi italiani, è stato sin dall’inizio accompagnato da una lunga scia di analisi, teorie, confronti e contraddizioni, spesso amplificati dalla dimensione mediatica.

La replica piccata di Vespa non è solo una difesa del suo programma, ma anche un segnale di insofferenza verso chi riduce la televisione d’approfondimento a semplice spettacolo. Un dibattito che, in Italia, accompagna da decenni il racconto della cronaca nera e continua a interrogare il confine sottile tra informazione e intrattenimento.

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