
È scattato il protocollo per le maxi emergenze questa mattina a Pescara, al liceo statale Guglielmo Marconi, dopo che una sostanza urticante si è sprigionata all’interno della struttura scolastica. L’allarme ha fatto intervenire in forze la Asl del capoluogo adriatico, che ha allestito un presidio medico avanzato con tre medici del 118, tre infermieri, venti soccorritori e cinque ambulanze.
Diversi studenti e membri del personale scolastico hanno accusato malori. Al momento, quattro persone (una docente e tre alunni) sono state trasportate al pronto soccorso dell’ospedale di Pescara, mentre un’altra è stata trasferita al nosocomio di Chieti. Altre persone vengono trattate direttamente sul posto. Tra gli intossicati ci sarebbero anche alcuni vigili del fuoco.
Secondo fonti sanitarie, la sostanza responsabile sarebbe ammoniaca, sprigionatasi presumibilmente da un laboratorio scolastico per cause ancora da accertare. Immediatamente dopo l’allarme, l’intero istituto è stato evacuato per ragioni di sicurezza.

La risposta delle autorità è stata immediata. Il vicesindaco di Pescara, Maria Rita Carota, ha firmato un’ordinanza di chiusura immediata e temporanea del liceo Marconi per la giornata di giovedì 16 ottobre e fino a cessata emergenza. Il provvedimento interdice l’accesso a studenti, docenti e personale scolastico.
Nel testo si parla della necessità di «adottare immediate misure cautelari per prevenire qualsiasi pericolo», dato il «concreto e immediato rischio per l’incolumità e la salute delle persone» provocato da un’emissione anomala all’interno dell’edificio, che necessita di verifiche tecniche urgenti.
La causa del forte odore, si legge ancora nell’ordinanza, sarebbe riconducibile a una possibile perdita dall’impianto di climatizzazione, anche se non è esclusa la presenza di gas refrigeranti o altre sostanze potenzialmente nocive. La scuola resterà chiusa fino al completamento di tutti gli accertamenti tecnici.
Fin dal primo mattino, numerose ambulanze hanno fatto la spola tra il liceo e l’ospedale civile di Pescara, mentre intorno alla scuola si sono radunati studenti e genitori in attesa di notizie. «Ci hanno detto di non entrare perché c’era una sostanza irrespirabile nell’aria», ha raccontato una studentessa. «Inizialmente pensavamo a un incendio. Poi abbiamo visto uscire ragazzi con le lacrime agli occhi».
Un’altra giovane ha descritto scene di panico tra i compagni: «Alcune amiche piangevano, avevamo paura». Anche una docente ha raccontato quei momenti concitati: «Alle 8:11 è scattato l’allarme. Qualcuno parlava di una sostanza lanciata, altri di un guasto al sistema di riscaldamento a pavimento. Ma non si è capito subito cosa stesse succedendo».
Intanto proseguono le indagini tecniche per chiarire le cause esatte dell’emissione e valutare la salubrità dell’edificio prima della riapertura. La vicenda ha provocato grande preoccupazione in città, dove il liceo Marconi è uno degli istituti superiori più frequentati.