
Sembrava un pomeriggio qualunque, di quelli che scorrono lenti tra il lavoro e le voci di paese, quando la terra ha cominciato a tremare. Un boato profondo, sordo, ha attraversato le case e i pensieri della gente, spingendo molti a uscire di corsa in strada, increduli ma con quella paura antica che qui non si è mai davvero spenta. Per qualche secondo il tempo si è fermato: le stoviglie hanno tintinnato, i lampadari hanno oscillato, e nei volti è riapparsa la memoria di un passato che non si dimentica.
Poi, il silenzio. Solo il rumore dei passi e dei telefoni che squillavano, per accertarsi che tutti stessero bene. Una scossa breve ma riconoscibile, quella che lascia addosso un brivido di inquietudine anche quando tutto sembra tornare alla normalità.
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.5 è stata registrata, alle ore 14:19, dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, a 1 chilometro da Amatrice, in provincia di Rieti. L’evento è stato localizzato a una profondità di 7 chilometri.