
Una potente ondata influenzale in netto anticipo rispetto alle medie stagionali sta sollevando forte preoccupazione in Giappone. Le autorità sanitarie locali hanno ufficialmente dichiarato lo stato di epidemia di influenza a seguito di un aumento significativo e anomalo dei contagi. I dati aggiornati al 10 ottobre registrano un totale di 6.013 casi, un numero eccezionalmente elevato per questa fase iniziale dell’anno. Questo fenomeno, che sta portando alla chiusura di numerose scuole, è visto con apprensione anche in Europa e in Italia per la sua potenziale replicazione.
L’appello di Bassetti
L’infettivologo Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova e professore ordinario all’Università della stessa città, ha prontamente utilizzato i suoi canali social per lanciare un urgente appello alla prevenzione. Sottolineando la gravità della situazione in Asia, Bassetti ha evidenziato la portata del fenomeno e i possibili effetti domino che potrebbero ripercuotersi anche sul continente europeo. “È emergenza influenza in Giappone con più di 100 scuole chiuse”, ha specificato l’esperto. La preoccupazione maggiore riguarda il ceppo virale prevalente in circolazione, che sta spingendo l’epidemia in avanti: “Sta girando molto il ceppo H3N2 che sarà anche quello che arriverà in Italia insieme a H1N1”, ha spiegato l’infettivologo.
Un’anticipazione preoccupante
Il fattore che rende questa situazione particolarmente allarmante non è solo il numero dei contagi, ma l’estremo anticipo con cui si sta manifestando l’epidemia. Bassetti ha infatti puntualizzato che “la differenza per il Giappone rispetto al passato è che l’epidemia ha anticipato anche l’arrivo del freddo”. Questa precoce comparsa, slegata dalle tradizionali condizioni climatiche invernali, rappresenta un segnale che non può essere ignorato e che potrebbe prefigurare scenari simili anche nel nostro Paese. L’infettivologo ha espresso il timore che “una situazione che potrebbe accadere anche da noi in Italia”. Questo potenziale anticipo stagionale implicherebbe una pressione significativa sulle strutture sanitarie in un periodo non ancora pienamente attrezzato per la gestione dei picchi influenzali. La necessità di una risposta immediata e decisa è, secondo Bassetti, cruciale per mitigare i rischi.
La strategia di prevenzione: vaccinarsi
Di fronte a questo scenario internazionale, l’esperto italiano non ha esitazioni nell’indicare la vaccinazione antinfluenzale come l’unica e più efficace strategia di difesa. L’appello di Bassetti è per una mobilitazione generale della popolazione. “Cosa fare? Vaccinarsi, quest’anno si deve vaccinare più popolazione possibile, alzare le coperture per evitare che l’onda giapponese arrivi”, ha suggerito con fermezza. L’obiettivo primario è quello di innalzare le percentuali di copertura vaccinale per creare una barriera immunitaria collettiva in grado di rallentare o attenuare l’impatto di un’eventuale ondata influenzale precoce e intensa, sulla scia di quanto sta accadendo in Giappone. La profilassi vaccinale è presentata come un atto di responsabilità individuale e collettiva.
I primi segnali in Italia: il caso di Genova
Mentre l’attenzione è focalizzata sull’allerta giapponese, anche l’Italia sta registrando i primi concreti segnali dell’arrivo del virus. I dati di sorveglianza hanno già intercettato il virus, con il primo caso confermato che si sarebbe verificato a Genova. Lo stesso Matteo Bassetti ha fornito dettagli sul caso in un suo post pubblicato su X, sottolineando come la stagione stia partendo dai più piccoli. “Si tratta di una bambina di 10 anni con influenza A seguita al Gaslini”, ha spiegato. Il contagio è stato rilevato nel contesto di un ricovero per una piccola chirurgia, dove la paziente ha manifestato, nel periodo post-operatorio, febbre e sintomi respiratori. L’esecuzione di un tampone orofaringeo ha confermato la diagnosi, risultando positivo per influenza A H1N1. Fortunatamente, la bambina è stata dimessa e le sue condizioni sono buone: “Ora è a casa e sta bene”, ha rassicurato Bassetti.
L’influenza parte dai bambini
L’infettivologo ha utilizzato questo primo caso confermato per ribadire la serietà della situazione imminente: “È quindi partita dai bambini la stagione influenzale che si preannuncia molto impegnativa per i numeri”, ha affermato. Il fatto che il virus abbia iniziato a circolare precocemente e tra la fascia pediatrica è un indicatore che suggerisce la possibilità di una diffusione rapida e ampia non appena le condizioni ambientali, sociali e climatiche lo permetteranno. I bambini, in virtù della loro intensa socializzazione (scuola e attività ricreative), sono spesso i principali vettori che innescano la diffusione del virus nella popolazione generale e all’interno dei nuclei familiari.
A conclusione del suo intervento e a fronte di un quadro internazionale e nazionale in evoluzione, il professore Bassetti ha ribadito con forza l’importanza fondamentale della profilassi. Il suo consiglio è categorico e non ammette eccezioni, estendendo l’invito a vaccinarsi a tutta la popolazione. “Il consiglio – ha concluso l’infettivologo – è di vaccinarsi tutti per l’influenza: da 0 a 100 anni”. Questa raccomandazione universale mira a proteggere non solo l’individuo, ma anche i soggetti più fragili della comunità, per i quali l’influenza può rappresentare un rischio vitale. Infine, Bassetti ha evidenziato un vantaggio logistico per i residenti della sua regione: “Oltretutto in Liguria il vaccino è gratis per tutti”, un incentivo in più a non rimandare l’adesione alla campagna vaccinale. La massima copertura possibile rimane l’obiettivo strategico per affrontare la stagione influenzale che si profila come particolarmente impegnativa.