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“Famiglia in ospedale, ricovero immediato”. Allarme botulino in Italia: fare molta attenzione

Pubblicato: 17/10/2025 23:01

Certe situazioni domestiche che sembrano innocue possono trasformarsi improvvisamente in gravi emergenze sanitarie. È quello che è accaduto a una famiglia italiana, dove una cena in casa si è trasformata in un incubo a causa di una sospetta contaminazione alimentare. Tutto è iniziato con sintomi lievi e confusi, ma nel giro di poche ore si è capito che la situazione era molto più seria di quanto apparisse.

La tempestività dei soccorsi e la collaborazione tra strutture ospedaliere e centri specializzati hanno permesso di evitare una tragedia. L’intervento dei medici, insieme al coordinamento di un centro antiveleni, ha infatti salvato tre persone da un’intossicazione che avrebbe potuto avere esiti fatali.

Il sospetto: conserve contaminate da botulino

L’episodio è avvenuto a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, dove una donna di 50 anni e il figlio di 19 si sono presentati al pronto soccorso lamentando vista annebbiata e pupille dilatate. I sanitari, riconoscendo subito i sintomi compatibili con un’intossicazione da botulino, hanno disposto il ricovero immediato in medicina d’urgenza.

Secondo quanto raccontato dai pazienti, nei giorni precedenti avevano consumato melanzane sott’olio preparate in casa, un alimento che, se non conservato correttamente, può diventare terreno fertile per la proliferazione della tossina botulinica. Per precauzione, anche il padre – che aveva mangiato la stessa conserva ma non presentava sintomi – è stato trasferito in ospedale per controlli.

Corsa contro il tempo per l’antidoto

Il Centro Antiveleni di Pavia è stato allertato in tempo reale e ha organizzato una staffetta fino a Bologna per recuperare l’unico antidoto disponibile in quel momento. Una procedura complessa, ma fondamentale per contrastare gli effetti della tossina, considerata una delle più pericolose al mondo.

“È stato un intervento tempestivo e coordinato, che ha permesso di salvare la vita ai pazienti”, hanno riferito fonti sanitarie. Le condizioni dei tre membri della famiglia sono ora stabili, ma restano sotto osservazione per escludere complicazioni neurologiche.

Le analisi effettuate sui campioni di conserve casalinghe hanno confermato la presenza del batterio Clostridium botulinum, responsabile dell’intossicazione. Gli esperti ricordano che anche piccole quantità della tossina possono essere letali e raccomandano massima attenzione nella preparazione e conservazione degli alimenti sott’olio, che devono sempre essere sterilizzati in modo adeguato.

Questa vicenda, fortunatamente senza esiti drammatici, è un forte monito sull’importanza della prevenzione e dei controlli nelle conserve fatte in casa: un gesto di tradizione che, se non eseguito correttamente, può trasformarsi in un grave pericolo per la salute.

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