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“Hamas è già in Italia”. L’allarme shock dei servizi segreti: “Sono in migliaia”

Pubblicato: 17/10/2025 15:22

Hamas è presente in Europa, Italia inclusa, con una rete di simpatizzanti e agenti operativi che si estende attraverso diverse nazioni del continente. Lo rivelano fonti dell’intelligence e analisti antiterrorismo. Secondo gli esperti, il movimento islamista palestinese, classificato come organizzazione terroristica da USA e UE, sfrutta permessi di soggiorno per infiltrarsi tra la popolazione e agire indisturbato.

La presenza di bandiere di Hamas e simboli delle Brigate Al-Qassam è stata documentata in diverse manifestazioni pro-Palestina in Italia e all’estero. Sui social, numerosi attivisti inneggiano apertamente ai miliziani armati di Gaza. Durante Italia-Israele a Udine, alcuni individui incappucciati e con kefiah, che parlavano in arabo, si sono distinti per atti di violenza contro la polizia.

Secondo Giovanni Giacalone, esperto di terrorismo islamico, “non sarebbe sorprendente se in Italia ci fossero migliaia di simpatizzanti di Hamas”. In un corteo a Roma, il 4 ottobre, organizzato anche con il supporto della CGIL, sono state esposte bandiere verdi di Hamas accanto a quelle gialle di Hezbollah. Episodi simili sono stati registrati anche il 25 aprile nella Capitale.

Il supporto a Hamas non si limita alle piazze. “È visibile sui social network, dove predicatori e attivisti italiani glorificano i leader uccisi e i combattenti in armi”, continua Giacalone. È il caso del predicatore Zulfikar Khan, espulso dall’Italia dopo aver condiviso l’immagine di un miliziano mascherato. O di Mohammed Hannoun, ingegnere di Genova, accusato dagli Stati Uniti di essere un collettore di fondi per Hamas in Italia.

Hannoun, già sanzionato due volte dagli Stati Uniti, è accusato di usare come copertura tre associazioni italiane: ABSPP, Cupola d’Oro e API – Palestinesi in Italia. Una fonte dell’antiterrorismo conferma: “Hannoun è una figura chiave della rete Hamas in Europa. Opera da anni sotto il radar grazie alla copertura associativa”.

Ma Hamas non si limita al proselitismo. In Germania, Danimarca e Svezia, sono state smantellate cellule operative pronte a colpire. A Berlino, solo due settimane fa, è stata fermata una rete che preparava un attacco. L’infiltrazione in Europa era già iniziata prima del 7 ottobre, con depositi di armi nascosti in Bulgaria, Polonia e Austria.

Tra i casi sotto osservazione, quello di Abdulhamid Al Ali, imputato in Germania: nel suo telefono sono stati trovati messaggi del 2020 che confermano la presenza di “uomini in Italia” pronti ad agire. Il piano prevedeva di ottenere permessi di soggiorno permanenti per agenti delle cellule dormienti, mimetizzati tra i richiedenti asilo.

Un altro esempio è Ibrahim Elrassatmi, arrivato in Europa nel 2019 su ordine diretto delle Brigate Al-Qassam, con la missione di seppellire un arsenale in Bulgaria. Secondo le indagini tedesche, ha fatto tappa anche in Italia, dove il fratello aveva ottenuto un regolare permesso di soggiorno.

Un recente report del Combating Terrorism Center di West Point lancia l’allarme: Hamas è radicato in Europa, con agenti attivi in Italia, Germania, Olanda e Bulgaria. Anche l’intelligence danese ha denunciato “un alto potenziale di mobilitazione” del gruppo islamista, che potrebbe sfociare in attacchi terroristici. Come ha dichiarato Sinan Selen, dell’intelligence tedesca: “Non c’è alcun segnale di rassicurazione su Hamas in Europa, nemmeno nel contesto dei negoziati per la pace a Gaza”.

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