
La pubblicazione postuma di “Nobody’s Girl”, il libro di memorie scritto da Virginia Giuffre a quattro mani con la giornalista Amy Wallace, sta gettando nuove, inquietanti ombre sulle frequentazioni e gli abusi perpetrati dall’ex finanziere e pedofilo Jeffrey Epstein. La Giuffre, principale accusatrice di Epstein, scomparsa lo scorso aprile a seguito di un presunto suicidio, svela nei suoi scritti dettagli raccapriccianti sui rapporti sessuali che sarebbe stata costretta ad intrattenere con una fitta rete di uomini potenti e politici di altissimo livello. Il volume, uscito a sei mesi dalla morte della donna, promette di diventare un punto di riferimento per comprendere la profondità e l’estensione dello scandalo legato a Epstein.
Il Duca di York e l’ombra su Buckingham Palace
Inevitabilmente, sono i passaggi dedicati al Principe Andrea, Duca di York e fratello minore di Re Carlo III, quelli destinati a generare il maggiore clamore e ad acuire l’imbarazzo per la Corona britannica. La Giuffre non usa mezzi termini nel descrivere il Principe come “presuntuoso, come se credesse che fare sesso con me fosse un suo diritto di nascita”. Le accuse della donna, che lo citò in giudizio nel 2021 sostenendo di aver avuto rapporti sessuali con lui quando lei era ancora minorenne (aveva 17 anni), vengono ribadite nel libro.

Vengono descritte in particolare tre occasioni in cui il Principe avrebbe avuto rapporti sessuali con lei, incluso un episodio avvenuto nell’abitazione londinese di Ghislaine Maxwell, complice di lunga data di Epstein. Di queste, la Giuffre afferma che due sarebbero avvenute quando era minorenne, menzionando anche una circostanza in una presunta orgia con altre otto ragazze. Nonostante il Duca di York abbia sempre negato fermamente le accuse, le parti hanno raggiunto un accordo extragiudiziale nel 2022. Le memorie, tuttavia, ripropongono con forza e nuovi dettagli le affermazioni della Giuffre, alimentando nuovamente il dibattito sulla condotta di uno dei membri della famiglia reale.
Dettagli intimi e raccapriccianti sui Potenti senza nome
Il libro va oltre le accuse contro il Principe Andrea, svelando un quadro agghiacciante di abusi perpetrati da “decine di uomini”, molti dei quali figurano tra le personalità più influenti del mondo politico ed economico. In un estratto pubblicato da Repubblica, si legge: “Ero stata costretta ad avere rapporti con decine di uomini e ricordavo nitidamente le loro facce. Erano adulti, persino anziani; goffi e timidi, ma anche rozzi e arroganti”.
Tra le rivelazioni più disturbanti, la Giuffre racconta di un “noto primo ministro” del quale non fa il nome, descrivendolo come un uomo alla ricerca di violenza e non interessato alle carezze. La donna descrive episodi di strangolamento ripetuto “fino a farmi perdere i sensi”, e un uomo che provava piacere nel vederla terrorizzata. “Rideva in modo terrificante mentre mi colpiva e si eccitava se lo imploravo di fermarsi”, si legge. In molti casi, la Giuffre ha scelto di omettere i nomi, talvolta per sua stessa ammissione per non conoscerli o per il timore di ritorsioni.
L’influenza psicologica e la rete di Epstein
Il testo offre anche una profonda riflessione sul percorso psicologico della Giuffre. Finita nella rete sessuale di Epstein quando era ancora appena una ragazzina, la donna cerca di spiegare nel libro come sia riuscita a “razionalizzare la permanenza per quasi due anni” in quello che definisce “il mondo disgustoso di Epstein”. La sua infanzia traumatica e pregressi episodi di abusi sessuali avrebbero contribuito a renderla psicologicamente incapace di reagire alla manipolazione di Epstein, descritto come un “maestro manipolatore”.

Il racconto ripercorre il primo incontro con il finanziere nell’estate del 2000, poche settimane prima del suo diciassettesimo compleanno, mentre lavorava alla spa del club Mar-a-Lago di proprietà di Donald Trump a Palm Beach, in Florida. Fu Ghislaine Maxwell, la compagna di Epstein, ad assumerla per lavorare come “massaggiatrice”. Successivamente, la coppia la avrebbe convinta a compiere atti sessuali durante i massaggi, iniziando poi a portarla nelle loro lussuose dimore a New York, nelle Isole Vergini americane e nel Nuovo Messico. In questi luoghi, Giuffre afferma di aver incontrato, e talvolta di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali, con numerosi amici e conoscenti famosi di Epstein, tessendo così la tela di un inchiesta che tocca i vertici del potere globale.
Il libro, atteso per sedici anni di battaglie legali e interviste, offre il contesto mancante a quelle accuse, dipingendo un quadro completo e inquietante di un sistema di abusi che ha coinvolto i massimi livelli della società.