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“Impatto violentissimo!”. Donna cade dalla bici, tragedia in Italia

Pubblicato: 17/10/2025 08:52
donna cade bici Italia

In una giornata qualsiasi, anche un piccolo gesto può cambiare tutto. Una portiera che si apre, una bicicletta che passa, una frazione di secondo che separa la normalità dal disastro. Le strade delle città, sempre più affollate da automobili, pedoni e ciclisti, diventano spesso il teatro di incidenti evitabili, figli di distrazioni o imprudenza. E mentre la vita corre veloce, basta un attimo perché tutto si fermi.
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I percorsi quotidiani si trasformano in tragedie improvvise. Una pedalata tranquilla può finire con una corsa in ospedale, una manovra fatta senza guardare può avere conseguenze irreversibili. In questi casi, il tempo si dilata, la scena si congela, e ogni dettaglio assume un peso enorme: chi ha fatto cosa, quando, e perché. La responsabilità non è solo una parola astratta, ma qualcosa che può cambiare il destino di più persone.

Dramma a Milano: ciclista travolta da una portiera

È accaduto tutto nel pomeriggio, in via Melchiorre Gioia, una delle arterie principali di Milano. Una donna di 55 anni stava percorrendo la strada in sella alla sua bicicletta, quando all’improvviso è stata colpita da una portiera d’auto aperta all’improvviso da un automobilista fermo sul lato della carreggiata. Il violento impatto l’ha scaraventata a terra, facendole sbattere la testa con forza contro l’asfalto.

La scena è stata immediatamente segnalata da alcuni passanti, che hanno chiamato i soccorsi. In pochi minuti sono arrivati sul posto i sanitari del 118, allertati dalla centrale operativa dell’Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia (Areu). I medici, intervenuti con un’ambulanza e un’automedica, hanno prestato le prime cure e disposto il trasporto in codice rosso all’ospedale Niguarda.

La donna è in coma e in prognosi riservata

Le condizioni della 55enne, secondo quanto comunicato dai soccorritori, sono apparse fin da subito gravissime. Dopo il ricovero al Niguarda, è stata trasferita in terapia intensiva e attualmente si trova in coma, con una prognosi riservata. La violenza del colpo alla testa ha provocato un trauma importante, e i medici stanno monitorando l’evoluzione clinica ora per ora.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale, che hanno eseguito i rilievi del caso per determinare le responsabilità. Secondo una prima ricostruzione, l’automobilista avrebbe aperto la portiera senza accertarsi dell’arrivo di altri veicoli o ciclisti, violando una norma ben precisa del Codice della strada.

Cosa dice la legge: responsabilità e sanzioni

L’articolo 157 del Codice della strada stabilisce che è vietato aprire le porte di un veicolo senza prima verificare che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada. Chi non rispetta questa norma è soggetto a una sanzione amministrativa, con una multa che può andare da 42 a 173 euro.

Ma in casi come questo, la sola multa è solo l’inizio. Quando una condotta negligente provoca lesioni gravi, si apre la strada al risarcimento danni a carico di chi ha causato l’incidente. Se poi la situazione dovesse aggravarsi — come purtroppo temono i medici — e la ciclista non dovesse sopravvivere, le conseguenze potrebbero farsi ancora più pesanti.

Rischio di accusa per omicidio colposo

In caso di decesso della vittima, si configurerebbe la responsabilità penale a carico dell’automobilista. Secondo la giurisprudenza consolidata e confermata da una recente sentenza della Corte di Cassazione, l’apertura negligente di uno sportello può portare all’accusa di omicidio colposo. Un reato che non riguarda solo chi guida, ma anche chi si trova all’interno del veicolo e compie una manovra pericolosa.

Questa vicenda riapre un tema cruciale nelle grandi città: la sicurezza dei ciclisti. Non basta promuovere la mobilità sostenibile se le infrastrutture e il comportamento degli automobilisti non sono all’altezza della situazione. Ogni giorno, gesti apparentemente banali possono cambiare — o spezzare — vite.

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