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Manovra 2026 approvata: cosa cambia per pensioni, tasse e nuovi bonus

Pubblicato: 17/10/2025 13:23

Il Consiglio dei ministri ha approvato la Legge di Bilancio per il 2026, un provvedimento che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha immediatamente definito come una “manovra seria ed equilibrata” nel corso della conferenza stampa tenutasi a margine del Consiglio stesso.

La premier ha sottolineato come la nuova legge si concentri sulle stesse grandi priorità che hanno guidato l’azione di governo nelle manovre precedenti: il sostegno alla famiglia e alla natalità, la riduzione della pressione fiscale, l’aiuto alle imprese e il rafforzamento del settore sanitario. L’intenzione è quella di dare continuità a un percorso di riforme strutturali e di sostegno economico mirato, per affrontare le sfide demografiche ed economiche del Paese.

Le priorità della manovra: famiglia e natalità

La famiglia e la natalità rappresentano un capitolo centrale della Legge di Bilancio 2026, a cui sono dedicati circa 1,6 miliardi di euro in più rispetto alle allocazioni precedenti, un dato che testimonia l’impegno costante del Governo su questi temi. Tra le misure di maggiore impatto annunciate da Giorgia Meloni vi è l’incremento del bonus per le mamme lavoratrici, che passerà da 40 a 60 euro al mese. Questo aumento è volto a fornire un sostegno concreto alle donne che conciliano l’attività lavorativa con la maternità, un incentivo alla partecipazione femminile al mondo del lavoro e un riconoscimento del loro ruolo.

A questo si aggiunge una modifica significativa nell’ambito dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). La premier ha annunciato l’esclusione della prima casa dal calcolo dell’ISEE, ponendo un limite legato al valore catastale. Sebbene non sia stata specificata la soglia definitiva in conferenza stampa, le indiscrezioni suggeriscono che potrebbe aggirarsi attorno ai 100mila euro. Questa mossa è stata motivata dal principio che la “prima casa è sacra” e mira a evitare che la proprietà dell’abitazione principale influenzi negativamente l’accesso a prestazioni sociali e agevolazioni destinate alle fasce più bisognose della popolazione. È un intervento che punta a tutelare il patrimonio immobiliare fondamentale delle famiglie italiane.

Interventi su irpef e salari: il sostegno al ceto medio

Un altro pilastro fondamentale della manovra è la riduzione del carico fiscale, con un focus specifico sul ceto medio. L’intervento sull’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) è stato quantificato in un peso di circa 2,8 miliardi di euro. La misura più rilevante è la conferma del taglio dell’aliquota IRPEF per questa fascia di contribuenti: si prevede una riduzione dal 35% al 33% per coloro che percepiscono redditi fino a 50mila euro. Questo alleggerimento fiscale è pensato per lasciare maggiore potere d’acquisto nelle tasche delle famiglie e dei lavoratori che costituiscono l’ossatura economica del Paese.

Parallelamente, il Governo ha stanziato 1,9 miliardi di euro sui salari per implementare misure di detassazione mirate. Questi interventi si concentreranno sulla detassazione dei premi di produttività, incentivando così l’efficienza e la crescita all’interno delle aziende, e sulla detassazione dei turni festivi e notturni. Quest’ultima misura è un chiaro segnale di attenzione verso i lavoratori che svolgono mansioni particolarmente gravose in orari disagiati.

Proroghe e altre misure economiche

La manovra finanziaria per il 2026 include anche la proroga di alcune misure già in vigore. Giorgia Meloni ha annunciato la sterilizzazione della sugar tax e della plastic tax per tutto il 2026. Queste tasse, che mirano a disincentivare il consumo di bevande zuccherate e l’uso di plastica monouso, non entreranno in vigore o non saranno applicate per un altro anno, offrendo così una tregua ai settori produttivi coinvolti e ai consumatori.

Riguardo l’incremento delle spese per la difesa, la premier ha specificato che tale aumento “verrà coperto con misure aggiuntive rispetto alla Legge di Bilancio”. Questo suggerisce che il potenziamento del settore militare non graverà sulle coperture già previste per le misure economiche principali della manovra, ma sarà finanziato attraverso strumenti ad hoc esterni al quadro di bilancio principale.

Coperture e ruolo degli istituti finanziari

Per quanto concerne le coperture finanziarie della Legge di Bilancio 2026, la premier ha evidenziato diverse fonti. In primo luogo, ha ringraziato gli istituti bancari e assicurativi per il loro “importante contributo”. Meloni ha parlato di “lunghe interlocuzioni” che hanno portato a trovare una disponibilità non scontata da parte di questi “grandi portatori di interessi”, i quali hanno riconosciuto la serietà e l’importanza delle priorità stabilite dal Governo.

La fonte principale delle coperture, tuttavia, è stata individuata nei tagli alla spesa. La presidente del Consiglio ha assicurato che il “grosso delle coperture” deriverà dai tagli alla spesa della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri. Questa strategia dimostra un impegno nella razionalizzazione della spesa pubblica e nella ricerca di efficienza all’interno della macchina amministrativa, un segnale di responsabilità nella gestione delle risorse statali per finanziare gli interventi prioritari a favore di famiglie, lavoratori e imprese.

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