
Il consumo di alimenti trasformati e confezionati è ormai parte integrante della vita quotidiana. Ogni giorno, milioni di persone si affidano ai prodotti presenti sugli scaffali dei supermercati per snack, cereali e altri alimenti pronti. Tuttavia, anche quando i controlli di qualità sembrano rigorosi, esistono rischi legati a contaminazioni naturali o accidentali che possono compromettere la sicurezza dei prodotti.
Tra le sostanze più insidiose presenti in alcune coltivazioni ci sono gli alcaloidi, composti chimici naturali che le piante producono per difendersi da insetti e malattie. Sebbene spesso siano innocui in quantità molto basse, se superano determinati limiti possono provocare effetti avversi sull’organismo umano e animale. È proprio per questi motivi che il controllo sui lotti di alimenti destinati al consumo domestico è fondamentale.
Lotti di mais richiamati

Il ministero della Salute ha recentemente diffuso un avviso relativo a lotti di mais per popcorn potenzialmente contaminati da alcaloidi del tropano oltre i limiti di legge. Il richiamo riguarda prodotti a marchio Cibon e Coal, fabbricati dalla società Melandri Guadenzio Srl nello stabilimento di Bagnocavallo, in provincia di Ravenna. I lotti segnalati sono 202/25 (25 kg) di Cibon, 184/25 (5 kg) di Coal e 170/25 (500 grammi) di Cibon. Diverse catene di distribuzione, tra cui Conad e Sigma, hanno già provveduto al ritiro precauzionale di alcune confezioni dai punti vendita.
I rischi per la salute
Gli alcaloidi tropanici sono presenti in alcune piante delle famiglie Solanaceae, Erythroxylaceae e Convolvulaceae, e possono contaminare i cereali durante la coltivazione. L’ingestione di alimenti contaminati può provocare effetti come secchezza delle mucose, arrossamento della pelle, dilatazione delle pupille, vertigini, disturbi della vista, palpitazioni e disorientamento.
Il ministero della Salute raccomanda di non consumare i prodotti dei lotti segnalati e di restituirli al punto vendita di acquisto. L’avviso è un richiamo alla vigilanza dei consumatori e sottolinea l’importanza di un’attenta sorveglianza sulla sicurezza alimentare, anche per snack diffusi come i popcorn, consumati frequentemente nelle case italiane.