
Hamas ha annunciato di aver trovato il corpo di un ostaggio israeliano. La comunicazione è stata inviata ai mediatori internazionali nella serata di oggi, aprendo un nuovo capitolo doloroso nella lunga vicenda dei rapiti ancora trattenuti nella Striscia di Gaza.
Secondo quanto riferito da Ynet, il gruppo islamista ha informato che il corpo sarà consegnato alla Croce Rossa intorno alle 23 ora locale (le 22 italiane). Tuttavia, al momento non è stata rivelata l’identità della vittima, circostanza che alimenta l’attesa e la preoccupazione tra le famiglie degli ostaggi ancora dispersi.
Cerimonia e identificazione a Tel Aviv

Come riportato dal Times of Israel, la Croce Rossa internazionale provvederà al ritiro della bara da Hamas e al suo trasferimento verso le truppe israeliane (Idf) presenti all’interno della Striscia. Qui si terrà una breve cerimonia di commemorazione, officiata da un rabbino militare.
Successivamente, la salma sarà trasportata all’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv, dove verranno effettuati gli esami necessari per l’identificazione ufficiale del corpo. Solo dopo il riconoscimento, sarà possibile comunicare il nome dell’ostaggio alla famiglia e alla stampa.
È Eliyahu Margalit
L’ufficio del premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha confermato l’identificazione del corpo restituito da Hamas durante la notte come quello di Eliyahu Margalit. L’esercito “ha informato la famiglia dell’ostaggio che (il suo corpo) è stato rimpatriato in Israele e che la sua identificazione è stata completata”. Soprannominato “Chrchill”, fu rapito dal kibbutz di Nir Oz il 7 ottobre del 2023. L’Idf annunciò l’assassinio nel dicembre di quello stesso anno. Insieme a Eliahu Margalit fu rapita anche la figlia Nili, di 40 anni, poi rilasciata da Hamas il 30 novembre 2023. Lascia la moglie Daphna, i figli Noa, Danny e Nili e tre nipoti.