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Rottamazione cartelle, ecco come funziona la nuova pace fiscale: requisiti, rate e scadenze fino al 2035

Pubblicato: 18/10/2025 12:30

ROMA. Arriva la rottamazione quinquies, la nuova edizione della definizione agevolata prevista dalla manovra che permetterà a milioni di contribuenti di mettersi in regola con il Fisco. Il provvedimento, che entrerà in vigore nel 2026, consentirà di estinguere i debiti pagando solo il capitale e le spese di notifica ed esecuzione, con esclusione di sanzioni, interessi e aggio. Il piano è potenzialmente rivolto a oltre 16 milioni di italiani, ma non tutti potranno aderire: restano infatti esclusi coloro che non hanno mai presentato una dichiarazione dei redditi. La misura prevede un meccanismo di pagamento flessibile, in un’unica soluzione o in 54 rate bimestrali, con una durata massima di nove anni e scadenza finale fissata al 31 maggio 2035.

Chi può aderire e quali debiti rientrano

La rottamazione quinquies si applicherà a tutti i carichi fiscali affidati all’Agenzia della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. Saranno inclusi i debiti derivanti dal mancato versamento delle imposte indicate nelle dichiarazioni annuali e quelli legati a contributi previdenziali non pagati all’Inps, a patto che non siano stati oggetto di accertamento. Potranno partecipare anche coloro che hanno aderito alle precedenti rottamazioni o al saldo e stralcio del 2018, ma sarà escluso chi, al 30 settembre 2025, non risulta in regola con i versamenti della rottamazione quater. In questi casi non sarà possibile sospendere i pagamenti in corso per accedere alla nuova definizione agevolata.

Chi opterà per la rottamazione dovrà versare solo l’imposta dovuta e le spese collegate, senza corrispondere sanzioni, interessi di mora o sanzioni civili relative ai crediti previdenziali. I versamenti potranno essere effettuati con addebito su conto corrente, bollettini precompilati o direttamente agli sportelli dell’agente della riscossione.

Rate, scadenze e modalità di adesione

Il contribuente potrà scegliere di pagare tutto entro il 31 luglio 2026 o di dilazionare l’importo fino a un massimo di 54 rate bimestrali di uguale importo. Le prime tre rate scadranno rispettivamente il 31 luglio, il 30 settembre e il 30 novembre 2026; dalla quarta in poi le scadenze seguiranno un ritmo costante: 31 gennaio, 31 marzo, 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre di ogni anno fino al 2034, con le ultime tre rate previste per 31 gennaio, 31 marzo e 31 maggio 2035. La decadenza scatterà in caso di mancato pagamento di due rate, anche non consecutive, o dell’unica rata nel caso di pagamento integrale.

Per aderire, sarà necessario presentare la domanda telematica all’agente della riscossione entro il 30 aprile 2026, con modalità che verranno pubblicate online entro venti giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio, quindi entro il 20 gennaio 2026. Il contribuente dovrà specificare se intende pagare in un’unica soluzione o a rate e se vi sono giudizi pendenti relativi ai carichi da definire, impegnandosi in tal caso a rinunciarvi. L’agente della riscossione comunicherà l’importo complessivo e il piano di pagamento entro il 30 giugno 2026.

Effetti e sospensioni

Con la presentazione della domanda si bloccheranno i termini di prescrizione e decadenza delle cartelle oggetto della rottamazione. Fino alla scadenza della prima o unica rata saranno sospesi anche gli obblighi di pagamento di rottamazioni precedenti, così come l’iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipoteche. Non potranno inoltre essere avviate nuove procedure esecutive, salvo alcune eccezioni già in corso. L’estinzione dei giudizi avverrà solo dopo la prova del versamento completo delle somme dovute, a certificare l’avvenuta definizione agevolata.

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