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Tragico schianto in A1, non c’è l’ha fatta: “Addio Nunzia, eri speciale”

Pubblicato: 18/10/2025 11:45

È morta sull’autostrada A1, all’alba di venerdì, mentre viaggiava verso Bologna. Nunzia Bosco, 58 anni, originaria di Gioia del Colle, non ce l’ha fatta dopo lo scontro tra due auto avvenuto all’altezza di Castelfranco Emilia. Il suo corpo è rimasto intrappolato tra le lamiere, mentre il marito, che era alla guida, è stato soccorso e portato in ospedale con ferite non gravi. Per ore la carreggiata è rimasta bloccata: una corsia chiusa, lunghe file, lampeggianti nel buio che si spegneva.

Le prime ricostruzioni parlano di un impatto violento, improvviso, che non ha lasciato scampo. L’auto su cui viaggiava la donna si sarebbe ribaltata dopo aver urtato contro la barriera laterale, finendo fuori dalla sede stradale. I soccorritori del 118 hanno tentato a lungo la rianimazione, ma ogni tentativo si è rivelato inutile.

Il dolore di una comunità

A Gioia del Colle, la notizia è arrivata come un colpo inatteso. Nelle prime ore del mattino, i messaggi di dolore hanno iniziato a circolare tra parenti e amici, fino a riempire i social di ricordi. “Eri speciale”, scrive chi la conosceva da sempre, ricordando la sua gentilezza, la sua ironia pacata, la capacità di esserci sempre per gli altri.

In paese era conosciuta per il sorriso semplice e la calma con cui affrontava tutto. Una donna riservata, ma presente. “Aveva sempre una parola buona per tutti”, raccontano i vicini di casa. Quel sorriso che adesso tutti ricordano, con lo stesso stupore con cui si scopre che qualcosa di quotidiano è improvvisamente scomparso.

Il ritorno alla normalità

Sull’autostrada, dopo oltre due ore di chiusura, il traffico è tornato a scorrere a metà mattinata. Ma la normalità, per chi conosceva Nunzia, non tornerà presto. Gli inquirenti stanno ancora analizzando la dinamica dello schianto, mentre la famiglia si prepara a un dolore che nessuna spiegazione potrà lenire.

Una vita interrotta in un viaggio qualunque, su un tratto di strada come tanti. Una storia che lascia dietro di sé il vuoto di chi non farà più ritorno e il bisogno, sempre più urgente, di ricordare quanto fragile sia ogni istante.

Addio Nunzia. Il tuo sorriso resta, anche tra le macerie del silenzio.

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