
Tragedia al termine della partita di Serie A2 tra Sebastiani Rieti e Pistoia Basket. Un uomo, autista del pullman che trasportava i tifosi toscani, è morto questa sera lungo la superstrada Rieti-Terni, nei pressi dello svincolo di Contigliano, dopo che il mezzo è stato assaltato da un gruppo di ultras reatini.
Secondo quanto riferito da Pistoiasport, l’autista sarebbe stato colpito da un mattone lanciato contro il parabrezza mentre cercava di allontanarsi dalla zona del palazzetto, subito dopo la fine della gara vinta dal Pistoia. L’uomo colpito era uno degli autisti, per fortuna non quello al volante: sassi e mattoni sono stati lanciati anche contro di lui, ma il vetro ha fortunatamente retto e quindi è riuscito a non perdere totalmente il controllo del mezzo.
Il racconto. “Poteva essere una strage”
«Lo hanno centrato in pieno, il viso era aperto e pieno di sangue», racconta a Repubblica Francesco, del gruppo di tifosi pistoiesi in trasferta, Baraonda biancorossa. “Lo hanno ammazzato con una sassata. È solo fortuna se non è stata una strage”. Sì, perché un sasso era diretto anche all’altro autista, quello al volante: “Eravamo tranquilli, avevamo vinto, si scherzava. Poi abbiamo sentito come degli scoppi, almeno un paio, forse di più. Per fortuna il vetro dal lato dell’autista ha retto e lui ha avuto la prontezza di fermarsi. Aveva solo un taglio sul viso. L’altro invece non ce l’ha fatta. Una tragedia, ma in cui siamo stati fortunati”.

Chi era l’autista
Raffaele Marianella, 65 anni, di origine romana ma residente a Firenze, è morto adagiato sull’asfalto della Statale, circondato dai sanitari e dai tifosi pistoiesi, tutti comprensibilmente sotto choc per l’accaduto.
Le forze dell’ordine e la Procura di Rieti hanno aperto un’indagine per ricostruire la dinamica e individuare i responsabili dell’aggressione. L’episodio ha scatenato sdegno e dolore nel mondo dello sport: la Federazione e le due società sono attese a breve con una nota ufficiale di cordoglio.
Una serata che doveva essere di sport si è trasformata in un dramma, riportando alla memoria le pagine più buie della violenza negli stadi.