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Rubati al Louvre i gioielli di Napoleone: “Valore inestimabile”. I ladri in fuga perdono la corona dell’imperatrice

Pubblicato: 19/10/2025 11:44

Parigi si è svegliata sotto shock per un clamoroso colpo messo a segno nel cuore della sua cultura: una rapina al Museo del Louvre ha costretto le autorità a chiudere l’iconica istituzione per l’intera giornata. Un gesto che ha colpito non solo la sicurezza di uno dei musei più importanti al mondo, ma anche l’immaginario collettivo, dato che tra i pezzi trafugati ci sarebbero alcuni gioielli appartenuti a Napoleone Bonaparte e all’imperatrice.

Il Ministero della Cultura francese ha confermato la chiusura del museo e l’apertura immediata di un’indagine. La ministra Rachida Dati, giunta sul posto nelle prime ore del mattino, ha rassicurato che non si sono registrati feriti, ma ha definito l’episodio «gravissimo». «Sono sul posto con la direzione del museo e la polizia. Le indagini sono in corso», ha dichiarato via social, annunciando il massimo impegno nel recupero dei beni trafugati.

Secondo quanto riferito da Le Parisien, il colpo è stato condotto con estrema precisione. I rapinatori, incappucciati e ben organizzati, si sarebbero introdotti nel museo dal lato che si affaccia sulla Senna, sfruttando un’area attualmente interessata da lavori di ristrutturazione. Avrebbero utilizzato un montacarichi da cantiere per accedere direttamente alla Galleria d’Apollon, una delle sale più preziose del Louvre.

Una volta raggiunta la sala, i criminali hanno infranto le finestre, introducendosi all’interno dell’edificio. Due uomini sarebbero entrati nella struttura mentre un terzo complice attendeva all’esterno per coordinare la fuga. In pochi minuti, i ladri hanno fatto razzia di nove pezzi di inestimabile valore storico e culturale, parte della collezione imperiale.

Tra i beni sottratti figurano una tiara, una spilla, una collana e altri gioielli che, secondo gli esperti, erano tra i simboli più importanti del potere imperiale francese. Si tratta di pezzi esposti con regolarità e attentamente custoditi, ma evidentemente non abbastanza al riparo dall’abilità e dalla determinazione dei malviventi.

Dopo il colpo, i tre rapinatori si sarebbero dileguati a bordo di uno scooter TMax, dirigendosi rapidamente verso l’autostrada A6, sfruttando la viabilità ancora poco trafficata nelle prime ore del mattino. Le autorità stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza e i sistemi di tracciamento urbano per rintracciare la fuga.

Il colpo ha subito sollevato interrogativi sulla sicurezza del Louvre, un museo visitato da milioni di turisti ogni anno e considerato uno dei luoghi più protetti della capitale. La zona del cantiere, che si è rivelata essere la vulnerabilità sfruttata dai ladri, sarà ora oggetto di un’inchiesta interna.

Secondo fonti investigative, l’operazione potrebbe essere stata pianificata da tempo, con un attento studio degli spostamenti del personale e delle eventuali lacune nei controlli. L’azione, rapidissima, porta la firma di un gruppo esperto, forse legato a reti internazionali di traffico d’arte e antiquariato.

Intanto, il Louvre resta chiuso e sotto stretta sorveglianza. Il colpo ai gioielli di Napoleone ha avuto un’eco immediata in tutto il mondo, non solo per il valore materiale degli oggetti trafugati, ma anche per la loro importanza simbolica. Un attacco al cuore della cultura europea che ora fa tremare i vertici della sicurezza museale.

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Ultimo Aggiornamento: 19/10/2025 13:18

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