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Agguato al bus di tifosi, scoperta agghiacciante su Raffaele Marianella: perché era lì, assurdo

Pubblicato: 20/10/2025 17:21

Pistoia, 20 ottobre 2025 – La violenza cieca e assurda ha spezzato una vita a un passo dal meritato riposo. Raffaele Marianella, 65 anni, originario di Roma ma residente a Firenze, è morto in seguito a un gesto criminale mentre svolgeva un compito apparentemente innocuo: accompagnare in trasferta i tifosi della Pistoia Basket 2000. L’uomo, dipendente da pochi mesi della ditta di trasporti Jimmy Travel con sede all’Osmannoro (nella piana fiorentina), è stato vittima di una sassaiola che ha colpito il pullman su cui viaggiava. Una delle pietre scagliate ha sfondato il parabrezza ed è risultata fatale per Marianella.

Il dramma sulla strada e il bersaglio violento

L’episodio di inaudita violenza si è consumato durante il viaggio di rientro della squadra di tifosi. Il pullman è stato preso di mira da una sassaiola, un’azione che i responsabili dell’azienda hanno definito un vero e proprio “agguato”. Un sasso, descritto come “a punta“, ha trapassato il vetro del parabrezza, raggiungendo e uccidendo Raffaele Marianella. Un secondo sasso ha colpito il parabrezza sul lato dell’autista, ma, fortunatamente, non lo ha sfondato, evitando quello che, secondo i testimoni, sarebbe potuto diventare una “strage”.

Raffaele: una presenza discreta in famiglia

La notizia della morte di Raffaele Marianella ha gettato nello sconforto più totale sia i responsabili della Jimmy Travel che il club biancorosso. Marianella, sebbene fosse un dipendente da pochi mesi, era ricordato da tutti come una presenza discreta, diligente e ormai parte integrante della “famiglia” aziendale. Una dipendente della Jimmy Travel, con la voce strozzata dall’emozione, lo ha ricordato: “Raffaele era venuto da poco tempo, ma era entrato praticamente in famiglia. Stava con noi, aiutava, faceva tutto, quello che c’era da fare.”

È emerso inoltre che l’uomo era “quasi alla pensione”, mancando poco più di un anno al termine della sua carriera lavorativa. Marianella in quel momento non era alla guida del mezzo: “non era un autista perché al momento non poteva guidare, era più un accompagnatore, un insegnante al lavoro“. Era andato in trasferta a Pistoia “solo per fare compagnia, per aiutare, insegnare le strade, vedere come si fa”, e per garantire maggiore sicurezza, dato che “di notte, insomma, meglio in due se c’è la possibilità”.

L’incredulità dell’azienda di trasporti

La Jimmy Travel è un’azienda con una lunga collaborazione con i tifosi del Pistoia Basket, ma anche di altre squadre, come testimoniato dal fatto che il titolare stava rientrando da Milano dopo aver accompagnato i tifosi viola. I responsabili dell’azienda si sono dichiarati increduli e sconvolti: in tutti gli anni di servizio, non era mai accaduto nulla di simile. Sebbene nel mondo del calcio si possano verificare occasionalmente scontri, spesso gestiti dalle scorte, un attacco così violento e mirato ad un pullman che trasportava semplici tifosi di basket è un evento senza precedenti e di una ferocia inaudita. L’azienda si sta ora adoperando per contattare la famiglia della vittima e offrire tutto il supporto possibile.

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