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Casi sospetti di scabbia nelle scuole italiane: controlli in corso e invito alla calma

Pubblicato: 20/10/2025 15:08
Scuola Scabbia

Negli ultimi giorni sono emerse diverse segnalazioni di possibili casi di scabbia in alcune scuole italiane, in particolare nel Leccese e a Firenze. A Novoli, nel Salento, l’allarme è partito dalla scuola dell’infanzia “Margherita Hack”, dove alcuni bambini tra i due e i cinque anni avrebbero mostrato sintomi compatibili con la malattia cutanea. Al momento, però, non sono arrivate comunicazioni ufficiali dalle autorità sanitarie.

Il sindaco Marco De Luca ha cercato di rassicurare le famiglie, spiegando: “Si tratta di un’eccessiva presenza di acari domestici, non di scabbia”. Nonostante le sue parole, il Comune ha disposto un intervento di disinfestazione a titolo precauzionale, mentre l’Asl di Lecce continua a monitorare la situazione con attenzione.

Preoccupazione tra i genitori e interventi precauzionali

L’episodio ha inevitabilmente generato preoccupazione tra i genitori dei piccoli alunni, molti dei quali hanno chiesto chiarimenti e controlli più approfonditi. Le autorità sanitarie locali hanno avviato verifiche mirate per escludere eventuali focolai, ma finora non sono stati registrati casi confermati.

La decisione di effettuare la disinfestazione è stata presa per garantire un ambiente scolastico sicuro, anche se le prime indagini indicano che la causa potrebbe essere una semplice proliferazione di acari comuni, favorita dal clima umido di questi giorni.

Scuola italiana durante controlli per sospetti casi di scabbia

Segnalazioni anche a Firenze

Un caso analogo è stato segnalato anche a Firenze, dove – secondo quanto riportato da “La Nazione” – un presunto episodio di scabbia sarebbe stato individuato alla scuola primaria Don Milani, parte dell’Istituto comprensivo Piero della Francesca. In questo caso l’Asl Toscana Centro è intervenuta tempestivamente, informando il personale scolastico e fornendo precise istruzioni preventive.

Le autorità sanitarie hanno ricordato che la trasmissione della scabbia in ambiente scolastico è un evento raro, poiché il contagio avviene soprattutto tramite contatto diretto e prolungato con la pelle di una persona infetta, e solo raramente attraverso vestiti o biancheria.

Operatori Asl durante controlli sanitari per sospetti casi di scabbia

Una malattia fastidiosa ma facilmente curabile

La scabbia è una patologia cutanea causata da un acaro, il Sarcoptes scabiei, che si insinua negli strati superficiali della pelle, provocando un prurito intenso, spesso più forte durante la notte. Dopo un periodo di incubazione che varia da due a sei settimane, compaiono piccole lesioni, arrossamenti e cunicoli visibili sulla cute, segni tipici dell’attività del parassita.

Si tratta di una malattia fastidiosa ma facilmente trattabile con terapie specifiche, che prevedono l’applicazione di lozioni o creme a base di permetrina o altri acaricidi su tutta la superficie del corpo.

Le Asl invitano alla calma e alla vigilanza

Le aziende sanitarie coinvolte invitano la popolazione alla calma, raccomandando però prudenza. Per chi è stato a stretto contatto con una persona infetta, “è consigliata un’osservazione accurata per almeno un mese e, in presenza di sintomi, è necessaria una visita”.

Le famiglie sono state invitate a prestare attenzione alla comparsa di eventuali pruriti o irritazioni, ma senza cedere al panico. Secondo i sanitari, la situazione è sotto controllo e non ci sono elementi che facciano pensare a un rischio di diffusione su larga scala.

Episodi isolati, ma attenzione alta

Al momento, dunque, si tratta di casi isolati e circoscritti. Tuttavia, la loro coincidenza geografica ha spinto le autorità sanitarie e i media a mantenere alta l’attenzione. L’obiettivo è evitare allarmismi e garantire un’informazione corretta su una patologia che, pur essendo fastidiosa, non rappresenta un pericolo grave se affrontata con tempestività e responsabilità.

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