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Sinner rinuncia alla Coppa Davis: “Decisione difficile. Voglio ripartire con il piede giusto”

Pubblicato: 20/10/2025 15:59

Dopo mesi intensi e una stagione stellare, con due Slam vinti e gli altri due persi solo in finale, Jannik Sinner dice no alla Coppa Davis. Il numero 2 del mondo, reduce dall’esibizione milionaria di Riad, non sarà tra i convocati per la fase finale del torneo a Bologna, in programma dal 19 novembre. Una rinuncia che pesa, considerando il ruolo determinante dell’altoatesino nella conquista del trofeo nel 2023 e nella difesa del titolo italiano.

Volandri: “Non ha dato la disponibilità”

A ufficializzare l’assenza è stato il capitano Filippo Volandri, che ha comunicato la lista dei convocati senza Sinner: Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Matteo Berrettini, Andrea Vavassori e Simone Bolelli difenderanno i colori azzurri. “Jannik non ha dato la sua disponibilità”, ha spiegato Volandri, ponendo fine alle speranze di un suo ripensamento dopo le ATP Finals di Torino, dove l’azzurro sarà impegnato la settimana precedente.

La decisione di Sinner non è arrivata a sorpresa. Già a Riad, tra un sorriso e una battuta, aveva lasciato intendere che la Davis non rientrava nei suoi programmi immediati: “La Davis? Non ho ancora deciso…”, aveva detto. In realtà, la scelta era già stata fatta. Il campione italiano ritiene di aver dato molto alla Nazionale, e la storica vittoria di Malaga 2023 – con il trionfo sulla Serbia di Djokovic e poi sull’Australia – resta una pietra miliare della sua carriera.

Le parole di Sinner

Ai microfoni di Sky Sport, Jannik Sinner ha spiegato la sua decisione di rinunciare alla Coppa Davis: “Quest’anno abbiamo deciso così, io e il mio team. È una decisione difficile non andare alla Coppa Davis – ha detto Jannik – ma nell’altro senso l’obiettivo dopo Torino è ripartire con il piede giusto in Australia, una settimana sembra una banalità, ma non lo è, perché è molto importante fare una preparazione di una settimana più lunga. Poi l’abbiamo vinta anche nel 2023 e nel 2024, e anche questo è un fattore, era importante vincerla e quest’anno abbiamo deciso così”.

Il peso dell’eredità

L’assenza di Sinner apre ora un tema più ampio: quanto l’Italia sia Sinner-dipendente. Dopo due anni in cui ha trascinato gli azzurri con il suo talento, tocca a Musetti e compagni raccogliere l’eredità e dimostrare di poter andare avanti anche senza il numero uno del movimento. Non sarà semplice: l’assenza del “barone rosso” si farà sentire, soprattutto se Carlos Alcaraz dovesse rispondere presente con la Spagna.

La scelta di Sinner, inevitabilmente, divide. C’è chi parla di mancanza di attaccamento alla maglia e chi invece ne difende la libertà. Va ricordato, però, che nemmeno Roger Federer fece della Davis una priorità, vincendola una sola volta in carriera, nel 2014. Sinner, che quel titolo lo ha già conquistato due volte, si prende ora una pausa per rifiatare.

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Ultimo Aggiornamento: 20/10/2025 17:49

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