Momento di forte tensione in casa Juventus. Il futuro di Igor Tudor sembra ormai appeso a un filo, con le prossime due partite destinate a decidere il suo destino. La sconfitta contro il Como ha scosso la società e fatto crescere i dubbi sull’attuale tecnico. E tra le ipotesi che circolano, ne emerge una che sa di clamoroso ritorno.
Le prossime sfide decisive
Secondo quanto riportato da Radio 105, saranno cruciali i risultati delle prossime due gare, tutt’altro che semplici: contro il Real Madrid in Champions League e la Lazio in campionato. Due appuntamenti che potrebbero cambiare tutto.
Intanto la dirigenza, guidata da Damien Comolli, sta valutando ogni possibilità pur di evitare una nuova crisi tecnica. Dopo l’esonero di Thiago Motta meno di un anno fa, il club non vuole ripetere gli stessi errori. Tudor ha ancora una settimana per convincere, ma la pressione cresce.
Il peso economico e l’ombra di Thiago Motta
La situazione è complicata anche dal punto di vista finanziario. Tudor ha rinnovato fino al 2027 con opzione per il 2028, ma il suo futuro è già in bilico. D’altra parte, Thiago Motta continua a percepire lo stipendio dopo l’esonero dello scorso marzo, per un totale di circa 15 milioni di euro.
Proprio per questo, in società si parla di una possibile e sorprendente soluzione: il ritorno dell’italo-brasiliano sulla panchina bianconera. Con lui, la squadra aveva registrato prestazioni superiori rispetto a quelle attuali, con zero sconfitte e appena un gol subito allo stesso punto della stagione.
Un ritorno che divide i tifosi
Thiago Motta, che di recente ha rifiutato la panchina del Monaco, resta una carta concreta sul tavolo della Juventus. Uno scenario che solo pochi mesi fa sembrava impossibile, ma che oggi appare come una delle opzioni più realistiche in un momento di grande difficoltà per il club.
Le alternative in caso di esonero
Nel frattempo, diversi altri nomi circolano come possibili sostituti di Tudor. La dirigenza sta valutando profili di esperienza e carisma: da Luciano Spalletti a Roberto Mancini, che ha recentemente rifiutato la proposta del Nottingham Forest.
Non mancano nemmeno ipotesi straniere, come Marco Rose o Edin Terzic. E tra le soluzioni interne, spunta quella di Raffaele Palladino, sostenuto dal direttore tecnico Modesto. Tutto, però, dipenderà dai risultati delle prossime due partite, che rappresentano un vero spartiacque per la panchina bianconera.