Vai al contenuto

Morto a 28 anni per il Nitazeni, primo caso in Italia. Massima allerta

Pubblicato: 20/10/2025 18:14

È scattato un arresto in relazione al primo decesso in Italia attribuibile a un’overdose da Nitazeni, una nuova e potentissima classe di oppioidi sintetici. La vittima, un giovane di 28 anni, era deceduta nel settembre 2024 a Brunico, in provincia di Bolzano, ma la notizia è emersa solo ora a seguito di una complessa operazione dei Carabinieri. L’indagine ha portato all’identificazione e all’arresto dell’uomo che avrebbe ceduto la sostanza stupefacente al 28enne.

L’indagine e l’arresto per morte come conseguenza di altro reato

Le indagini condotte dai Carabinieri di Brunico, coordinate dalla Procura di Bolzano, si sono concentrate sull’origine di questi nuovi oppioidi. Gli investigatori sono riusciti a sequestrare diversi plichi postali contenenti oppioidi sintetici della categoria dei Nitazeni, acquistati online utilizzando criptovalute e spediti da diversi Paesi europei. I pacchi erano indirizzati al 29enne, il quale è stato arrestato lo scorso 13 ottobre. L’uomo è ora indagato per l’ipotesi di morte come conseguenza di altro reato.

Un elemento fondamentale per l’indagine è arrivato dagli accertamenti condotti dal Ris di Roma. L’analisi del sangue della vittima ha rivelato la presenza di n-pirrolidin protonizapene (protonitazepina), appartenente alla categoria degli oppioidi sintetici. La protonitazepina è una sostanza che, anche a basse concentrazioni, è associata a un altissimo rischio di overdose. Studi scientifici recenti indicano che la sua assunzione può provocare una significativa alterazione dell’attività elettrica cardiaca con conseguenti aritmie, una causa compatibile con il decesso del soggetto. La presenza della stessa sostanza in un frammento di alluminio rinvenuto vicino al cadavere ha rafforzato l’ipotesi di un’assunzione avvenuta poco prima della morte.

Traffico internazionale e sequestri di droga

Nel corso dell’attività d’indagine, i Carabinieri hanno effettuato ulteriori importanti sequestri, intercettando diversi plichi postali contenenti, oltre ai Nitazeni, anche altre sostanze pericolose come ossicodone e fentanyl, con provenienze che indicavano rotte di traffico internazionale dalla Grecia e dalla Polonia. L’indagine si è estesa, portando a un ulteriore arresto di un 27enne a cui il principale indagato aveva ceduto 5 panetti di hashish del peso complessivo di 500 grammi, evidenziando una più ampia attività di spaccio.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure