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Papa Leone XIV incontra le vittime di abusi del clero: “Ci siamo sentiti ascoltati”

Pubblicato: 20/10/2025 16:58

Per la prima volta dall’inizio del suo pontificato, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza alcune vittime di abusi sessuali commessi da membri del clero. L’incontro si è svolto con una delegazione dell’associazione internazionale Ending Clergy Abuse (Eca Global), che riunisce sopravvissuti provenienti da tre diversi Paesi.
L’udienza, durata circa un’ora, è stata descritta come un momento di dialogo sincero e di ascolto. Al termine, i rappresentanti hanno dichiarato di essersi “sentiti ascoltati”, sottolineando l’importanza simbolica e concreta di un confronto diretto con il Pontefice.

“Una conversazione profondamente significativa”

Gemma Hickey, presidente del comitato dell’organizzazione e vittima canadese di abusi, ha definito l’incontro come un passaggio fondamentale nel percorso di riconoscimento delle responsabilità della Chiesa:

“È stata una conversazione profondamente significativa. Riflette un impegno condiviso per la giustizia, la guarigione e un vero cambiamento. I sopravvissuti hanno cercato a lungo un posto al tavolo delle trattative e oggi ci siamo sentiti ascoltati.”

L’incontro è avvenuto dopo una lettera inviata dall’associazione al Pontefice, alla quale Papa Leone XIV ha risposto accettando l’udienza senza esitazioni.

La linea di Papa Leone XIV contro gli abusi nella Chiesa

Fin dalla sua elezione, Papa Leone XIV ha adottato una linea dura contro ogni forma di abuso nella Chiesa, invitando apertamente a non “mettere nel cassetto” le denunce e a sostenere le vittime. La sua posizione non è nuova: da vescovo in Perù, è stato responsabile della commissione anti-abusi della conferenza episcopale peruviana, contribuendo allo smantellamento del Sodalizio di vita cristiana, organizzazione accusata di numerosi abusi fisici, psicologici e sessuali.

Solo pochi giorni fa, la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori ha pubblicato un rapporto annuale in cui si evidenziano ancora “resistenze culturali” in Italia nel denunciare gli abusi, segnalando la necessità di un cambiamento strutturale e culturale nelle diocesi.

Il nodo della protezione degli “adulti vulnerabili”

Durante l’incontro, l’associazione ha sollevato anche il tema degli “adulti vulnerabili”, spesso esclusi dalle categorie ufficiali di protezione.
Janet Aguti, vicepresidente della sezione ugandese di Eca Global, ha spiegato:

“Siamo venuti non solo per esprimere le nostre preoccupazioni, ma anche per esplorare come potremmo collaborare per garantire la protezione dei bambini e degli adulti vulnerabili in tutto il mondo. Crediamo che la collaborazione sia possibile e necessaria.”

“Non confronto, ma responsabilità e trasparenza”

Tim Law, co-fondatore della sezione statunitense dell’associazione, ha precisato che l’obiettivo non è lo scontro con la Chiesa, ma una nuova stagione di responsabilità:

“Il nostro obiettivo non è il confronto, ma la responsabilità, la trasparenza e la volontà di camminare insieme verso soluzioni.”

Verso una Chiesa più responsabile?

Durante il colloquio, Eca Global ha presentato a Papa Leone XIV la propria Iniziativa Tolleranza Zero, chiedendo l’adozione di standard globali uniformi e politiche centrate sulle vittime.
Evelyn Korkmaz, sopravvissuta agli abusi nelle scuole residenziali canadesi, ha ricordato il peso delle ferite lasciate dalle istituzioni:

“Porto il peso del trauma intergenerazionale causato da istituzioni che avrebbero dovuto proteggerci. L’incontro di oggi è un altro passo verso la verità e la riconciliazione.”

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