
«Sta male, sta molto male. Non è vero che sta guarendo. Bisogna far subito qualcosa per salvarlo». Con queste parole, pronunciate in un’intervista a La Stampa, Barbara Hary rompe il silenzio sul reale stato di salute di Vittorio Sgarbi, suo ex compagno e padre della figlia Evelina. Le sue dichiarazioni accendono nuovamente i riflettori su una vicenda che da mesi suscita preoccupazioni e voci contrastanti.
Secondo la Hary, il critico d’arte non sarebbe affatto in ripresa, nonostante le immagini e le apparizioni pubbliche diffuse di recente. «Guardi, l’altro giorno doveva andare ad Arpino per l’inaugurazione di una via, ma nessuno l’ha visto. Semplicemente perché non ce la fa», afferma la donna, convinta che le sue condizioni restino gravissime. Negli ultimi mesi, Sgarbi era tornato a mostrarsi in pubblico dopo un lungo periodo di assenza legato a problemi di salute: un intervento al cuore, complicazioni alla prostata e una forte depressione.
Le immagini che avevano fatto sperare

«Sta molto male, non ce la fa, è in uno stato pietoso»
Il ritorno alle urne per le elezioni regionali di San Severino Marche, accompagnato da foto pubblicate su Instagram, aveva fatto pensare a un recupero. Ma l’ex compagna smentisce con decisione: «Si vede benissimo che è stravolto, in uno stato pietoso. In un altro scatto che ha mia figlia, fatto durante l’intervista di Cazzullo, sembra addirittura uno spettro».
Barbara Hary racconta di non vedere Vittorio da quando si è ammalato, mentre la figlia Evelina lo avrebbe incontrato fino all’autunno del 2024. «A settembre mi ha detto: mamma, vedessi com’è dimagrito. Fa impressione», rivela. Da allora, gli incontri si sarebbero fatti sempre più rari. Durante una presentazione a Milano, Sgarbi si sarebbe sentito male e, secondo la Hary, «hanno cominciato a tagliarla fuori. Le hanno detto: tu vai via, noi lo portiamo a Lugano». Anche i tentativi di contatto successivi, a Natale e Capodanno, sarebbero stati inutili. «C’è chi gestisce per lui le chiamate, a chi rispondere e a chi no», aggiunge la donna.

Il racconto della figlia Evelina
A marzo, Evelina sarebbe riuscita a vederlo all’ospedale Gemelli. Il racconto della madre è drammatico: «È rimasta shockata. Mi ha mandato dei messaggi con una foto agghiacciante. Pesava 47 chili, e prima era 95. Mi ha scritto: sicuramente morirà, messo com’è. Non parla con nessuno, è in stato comatoso, sembra un uomo di 100 anni». Quando la ragazza avrebbe chiesto spiegazioni alla compagna di Sgarbi, Sabrina Colle, si sarebbe sentita rispondere: «Non voleva mangiare. Questa situazione è segretissima, a te e tua madre non deve scappare niente». Da quel momento, Evelina non avrebbe più avuto modo di rivederlo.
La Hary spiega anche di aver cercato, insieme alla figlia, informazioni ufficiali dallo stesso ospedale: «Abbiamo chiamato un dirigente del Gemelli per conoscere le sue reali condizioni. Ci hanno detto che l’unica persona che può essere informata è la signora Colle». Per questo motivo, madre e figlia hanno deciso di rivolgersi a un avvocato e chiedere la nomina di un amministratore di sostegno, non un tutore, per tutelare Sgarbi. «Hanno coperto di fango mia figlia, le hanno attribuito persino la responsabilità di un eventuale colpo fatale, ma lei voleva solo fare chiarezza», precisa la Hary. L’udienza è fissata a Roma per il prossimo 28 ottobre.


Un appello alla sorella Elisabetta
Secondo l’ex compagna, le condizioni di Sgarbi restano gravi: «L’unica cosa sicura è che lui sta sempre male, e che non se ne esce se non si fa qualcosa. Vittorio ha molte patologie, oltre a questa feroce depressione, e temo il peggio». La donna teme inoltre che non abbia ricevuto le cure adeguate e che «stare rinchiuso nella casa di Roma non gli sia affatto di giovamento».
Infine, lancia un appello accorato alla sorella del critico, Elisabetta Sgarbi: «Mi rivolgo a lei, pregandola di trasferirlo a Ro Ferrarese. E di farlo subito, prima del 28 ottobre, della decisione del giudice. A Roma Sgarbi non ci stava tanto volentieri. Ora è lì chiuso in casa, non vede nessuno, blindato da quello stesso cerchio tragico che ha allontanato e poi escluso mia figlia. Elisabetta può salvarlo. È l’uomo che ora va salvato, non il personaggio».
Le parole della Hary suonano come un ultimo grido d’allarme per un uomo che da mesi vive lontano dai riflettori, circondato da silenzi e incertezze. Chi gli è stato vicino chiede soltanto una cosa: che venga fatta piena chiarezza sul suo reale stato di salute.