Vai al contenuto

“Rischiamo 20 milioni di casi”. Nuovo allarme: Bassetti avverte gli italiani

Pubblicato: 21/10/2025 10:38

“Rischiamo 20 milioni di casi”. Nuovo allarme: Bassetti avverte gli italiani – L’inverno non è ancora arrivato, ma il virus dell’influenza ha già iniziato a circolare in anticipo, mettendo in allerta medici e virologi. Dopo l’impennata di contagi registrata in Giappone, dove alcune scuole sono state costrette a chiudere, Matteo Bassetti lancia un avvertimento anche all’Italia: «Quest’anno potremmo arrivare a 18-20 milioni di casi, con un italiano su tre a letto con l’influenza». Un dato che, se confermato, segnerebbe una delle stagioni influenzali più intense dell’ultimo decennio.

“Rischiamo 20 milioni di casi”. Nuovo allarme: Bassetti avverte gli italiani

Nessuna “nuova influenza giapponese”, precisa Bassetti, ma una variante stagionale del virus A, già nota e monitorata. «Non chiamiamola influenza giapponese perché sarebbe un errore. Si tratta dello stesso virus H3N2 che l’anno scorso circolava in Australia. Quest’anno è solo comparso prima altrove», ha spiegato. In Giappone, infatti, il picco di contagi è arrivato con un mese di anticipo: «Di solito parte a novembre, invece quest’anno è cominciata ai primi di ottobre, colpendo in particolare i bambini delle scuole primarie e medie. Alcuni istituti sono stati chiusi, ma non è stato un disastro: solo un’anticipazione».

Cosa aspettarsi in Italia

Secondo Bassetti, nelle prossime settimane l’Italia potrebbe trovarsi di fronte a una co-circolazione dei virus H3N2 e H1N1, due ceppi dell’influenza A già presenti nelle stagioni precedenti. «Potrebbe accadere che entrambi i virus si diffondano contemporaneamente», afferma il virologo, ricordando che l’andamento dipenderà molto dal meteo e dal livello di copertura vaccinale. «Due anni fa abbiamo avuto 15 milioni di casi, l’anno scorso 16. Quest’anno potremmo superare i 18 milioni, arrivando perfino a 20 milioni se non ci sarà una campagna vaccinale efficace», ha aggiunto Bassetti.

Sintomi e differenze rispetto al Covid

I sintomi, spiega Bassetti, restano i classici dell’influenza: febbre alta, dolori muscolari e articolari, mal di testa, spossatezza e in alcuni casi complicanze respiratorie. «Le forme più gravi possono sfociare in polmoniti virali, che portano al ricovero», aggiunge. Riguardo al Covid, oggi la differenza è più netta: «Il coronavirus dà una sintomatologia meno sistemica ma con una forte componente alla gola, quel dolore acuto che molti descrivono come una coltellata». Non tutti i casi febbrili, però, sono legati all’influenza vera e propria: «Esistono anche virus parainfluenzali, con sintomi molto simili ma decorso più lieve».

Per Bassetti, l’unica vera arma di difesa resta la vaccinazione: «Il vaccino quadrivalente copre i principali ceppi in circolazione — H3N2, H1N1 e due virus dell’influenza B —, gli stessi che ci aspettiamo quest’anno». L’appello è a migliorare la copertura, ancora troppo bassa: «Oggi si vaccina solo un italiano su quattro nella popolazione generale, e uno su due tra le persone più fragili. Dovremmo arrivare almeno a tre su quattro tra gli anziani e i soggetti a rischio. Non sarà facile, ma è l’unico modo per evitare un’ondata di contagi e ridurre i ricoveri». Una sfida che, come ricorda il virologo, non riguarda solo i medici: «È una responsabilità collettiva. Vaccinarsi non è solo proteggersi, ma anche proteggere chi ci sta accanto».

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure