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“Qualcosa di grave”. Garlasco, dubbi sull’avvocato De Rensis: cos’hanno detto in tv

Pubblicato: 21/10/2025 17:42

È bastato un gesto, una frase pronunciata in diretta, per riaccendere i riflettori su uno dei casi più misteriosi d’Italia: il delitto di Garlasco. A quasi vent’anni dalla morte di Chiara Poggi, l’inchiesta continua a riservare sorprese, intrecciando nuovi nomi, vecchi sospetti e tensioni tra avvocati. Tutto è esploso durante l’ultima puntata di Lo Stato delle Cose su Rai3, condotta da Massimo Giletti, dove a catalizzare l’attenzione non è stata solo la cronaca giudiziaria, ma un episodio che ha lasciato il pubblico senza fiato.

Al centro della scena, l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, che nel pieno del dibattito ha deciso di lasciare lo studio, salutando bruscamente Giletti: “È arrivato il momento che io vi saluti, ti ringrazio per questa ospitalità”. Un gesto improvviso, che ha spinto il conduttore a commentare in diretta: “Questo nasconde qualcosa di grave”.

Un’uscita che fa discutere

Il pubblico e gli ospiti in studio sono rimasti interdetti. Pochi istanti prima, si stava discutendo dei 60mila euro spariti destinati alla difesa di Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara Poggi tornato recentemente al centro delle indagini. Quei soldi, secondo quanto emerso, sarebbero stati gestiti in modo poco chiaro, alimentando una catena di sospetti e tensioni tra gli ex difensori del giovane.

La scena è diventata virale in poche ore, rilanciata sui social e commentata da centinaia di utenti che si sono chiesti cosa si nasconda dietro quella decisione. De Rensis ha poi provato a ridimensionare il gesto, spiegando che “semplicemente devo andare perché ho esaurito il mio ruolo ed è giusto che io adesso mi congedi e vi lasci a questa conversazione della quale non voglio…”. Ma ormai l’attenzione era tutta su di lui.

L'avvocato Antonio De Rensis durante la trasmissione Rai3 Lo Stato delle Cose

Le tensioni tra i legali e le nuove indagini

Il caso Garlasco resta un intricato mosaico di relazioni e sospetti. Le nuove indagini difensive, guidate dall’avvocato Liborio Cataliotti, cercano di chiarire i passaggi di documenti e prove che, secondo la difesa, sarebbero stati alterati nel tempo. Parallelamente, la procura di Brescia sta esaminando nuove intercettazioni e testimonianze provenienti anche dall’ambiente dei carabinieri di Pavia, con l’obiettivo di capire se l’inchiesta originale sia stata condizionata da interessi esterni o pressioni.

Intanto, in tv, il dibattito tra De Rensis e l’ex legale di Sempio, Massimo Lovati, si è acceso proprio su questi temi. Dopo l’uscita di scena del collega, Lovati ha commentato con tono tagliente: “Magari ha avuto la delicatezza di non confrontarsi con me, perché siamo colleghi”. Una frase che ha infiammato ulteriormente il confronto e spinto Giletti a ribadire: “Ci sono passaggi che nessuno ha mai spiegato fino in fondo”.

Andrea Sempio, figura chiave nelle nuove indagini sul caso Garlasco

“La massoneria bianca ha ucciso Chiara Poggi”

Pochi minuti prima, Lovati aveva pronunciato una delle frasi più forti della serata: “La massoneria bianca ha ucciso Chiara Poggi”. Un’accusa pesantissima, che ha fatto sobbalzare lo studio e scatenato il web. De Rensis aveva replicato con freddezza prima di lasciare la trasmissione: “Questa ipotesi sembra nascere nella mente del collega, che sostiene di avere le idee molto chiare. Non so quale percorso possa portare a comprenderle, ma evidentemente è convinto e avrà le sue argomentazioni”.

Da quel momento in poi, i social hanno iniziato a rimbalzare clip e commenti. C’è chi parla di “una verità che sta venendo a galla” e chi invece accusa i media di spettacolarizzare un dramma ancora irrisolto. Una cosa però è certa: il caso Garlasco continua a dividere, a emozionare e a tenere alta l’attenzione del pubblico italiano, che dopo vent’anni non ha smesso di cercare risposte.

L'avvocato Massimo Lovati durante la trasmissione di Massimo Giletti

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