
Dopo le polemiche per le dichiarazioni di Paolo Mieli su Souzan Fatayer, candidata di Alleanza Verdi-Sinistra (Avs) alle elezioni regionali in Campania, il giornalista Enrico Mentana interviene con una dura presa di posizione. L’attenzione ora si sposta su un contenuto controverso che Fatayer avrebbe ricondiviso su Facebook: un video accompagnato da un commento antisemita, ritenuto inaccettabile.
Il post, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Tempo, recitava: “Le parole di questo ebreo fanno rimpiangere l’incompiuta missione di Hitler”. Una frase gravissima, che accompagnava il rilancio di un video pubblicato alcune settimane fa dalla stessa Fatayer. Il contenuto risulta attualmente rimosso dai suoi profili social.

Mentana, nel suo intervento pubblico, ha riconosciuto che le parole di Mieli su Fatayer sono state “infelici e sgradevoli”, ma ha distinto nettamente i piani. «Anche i dirigenti di Avs dovrebbero spiegare come sia possibile candidare una persona che condivide qualcosa di così orribile», ha scritto su Facebook. «I leader di Avs sono due persone per bene. Mi parrebbe saggio che ritirassero la candidatura».
Il direttore del Tg La7 si riferisce proprio alla condivisione di quel post, evidenziando come non sia possibile tollerare contenuti che evocano, anche solo indirettamente, l’approvazione dell’Olocausto o la figura di Hitler. Il caso ha riacceso il dibattito non solo sulla candidatura di Fatayer, ma anche sul livello di attenzione richiesto dai partiti politici nella selezione dei propri rappresentanti.
Tutto è partito dalle parole pronunciate da Paolo Mieli alla trasmissione “24 Mattino” su Radio24. Mieli aveva definito Fatayer “la palestinese napulitana che esalta Hamas” e poi aveva aggiunto, con tono sarcastico: “Una signora in leggerissimo sovrappeso. Siccome lì la campagna è sulla fame, sulla carestia… io lo dico non per un giudizio estetico”. Frasi che hanno sollevato un’ondata di indignazione, soprattutto nel mondo progressista.
La reazione della candidata non si è fatta attendere. Souzan Fatayer ha chiesto la radiazione di Mieli, definendo le sue parole “sessiste, razziste e violente”. Il suo partito, Avs, ha parlato di “attacco inaccettabile” alla dignità della candidata e ha ribadito che la sua campagna elettorale si concentra su pace e giustizia.
Tuttavia, l’emergere del post antisemita rilanciato dalla stessa Fatayer rischia di complicare ulteriormente la posizione della candidata. Non è chiaro se si sia trattato di una condivisione inconsapevole o di un endorsement effettivo al contenuto. Nessuna dichiarazione chiarificatrice in tal senso è ancora stata diffusa dalla diretta interessata.
La questione solleva interrogativi più ampi sul controllo dei contenuti social da parte dei candidati e sull’opportunità politica di proseguire con una candidatura potenzialmente divisiva. In particolare, in un momento storico in cui antisemitismo e islamofobia tornano ciclicamente al centro del dibattito internazionale.
L’attenzione ora è tutta sulla dirigenza di Alleanza Verdi-Sinistra, chiamata a valutare se ritirare o confermare la candidatura di Fatayer. Un gesto atteso anche da parte dell’opinione pubblica, che osserva con crescente preoccupazione il clima di tensione in cui si sta svolgendo questa campagna elettorale.