
Una violenza terribile che poteva trasfomarsi in tragedia, evitata dall’intervento di un passante coraggioso. Tutto è successo a Scandicci, alle porte di Firenze: nella serata di lunedì 20 ottobre, i carabinieri hanno arrestato un uomo di 51 anni, coltivatore diretto, con l’accusa di sequestro di persona e tentato omicidio ai danni di una donna di 41 anni che avrebbe rifiutato le sue avances. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo l’avrebbe trattenuta con la forza per oltre 24 ore all’interno di un furgone, colpendola ripetutamente alla testa fino a tramortirla.
L’allarme è scattato grazie alla segnalazione di un cittadino che, passando in via delle Fonti, ha visto il furgone di grosse dimensioni e ha notato movimenti sospetti al suo interno. Insospettito, ha così chiamato il 112, permettendo un intervento immediato. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Scandicci, che hanno trovato l’uomo in stato di forte agitazione. Accanto a lui, un cumulo di coperte che si è rivelato nascondere la vittima: la donna era priva di sensi, con il volto e la testa ricoperti di ferite.
I militari hanno immediatamente allertato il 118. La donna è stata soccorsa e trasportata d’urgenza all’ospedale di Careggi, dove i medici hanno escluso il pericolo di vita, pur confermando diverse lesioni da percosse. Il suo aggressore è stato arrestato e condotto nel carcere di Sollicciano, in attesa dell’udienza di convalida prevista nei prossimi giorni.

Le indagini hanno chiarito che i due si conoscevano da tempo: il 51enne avrebbe tentato a più riprese di instaurare con lei una relazione sentimentale. Di fronte ai rifiuti della donna, avrebbe perso il controllo, arrivando al sequestro e al pestaggio. L’episodio, secondo la ricostruzione dei carabinieri, si è protratto per circa un giorno intero, fino all’intervento provvidenziale del passante.
La sindaca di Scandicci, Claudia Sereni, ha espresso pubblicamente la propria gratitudine al cittadino che ha dato l’allarme e ai militari per il tempestivo intervento: “Un ringraziamento fortissimo a chi ha avuto il coraggio di segnalare ciò che stava accadendo: è anche grazie a gesti come questo che si possono evitare tragedie”. La prima cittadina ha poi aggiunto un messaggio di solidarietà alla vittima: “Le siamo vicini oggi e continueremo a esserlo anche in futuro”.
Sereni ha definito quanto accaduto “un episodio gravissimo che dimostra come nessun territorio sia immune dalla violenza di genere”. Ha ricordato come i femminicidi e le aggressioni contro le donne rappresentino una delle emergenze più drammatiche del nostro tempo, sottolineando la necessità di “un cambiamento profondo e strutturale nella cultura della società”.