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“Lo ha detto davvero? Ma dove ca*** vive?”. Cruciani fuori di sé dopo le parole di Elly Schlein

Pubblicato: 21/10/2025 08:46
Cruciani parole Elly Schlein

Un nuovo scontro politico, dai toni sempre più accesi e senza esclusione di colpi, infiamma il dibattito italiano. Il duello ormai permanente tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein si arricchisce di un capitolo particolarmente infuocato, innescato dalle dichiarazioni della leader del Partito Democratico durante il congresso del Pse ad Amsterdam. Ma se la presidente del Consiglio risponde con durezza parlando di “delirio puro”, è sui social che si scatena il vero terremoto: a guidare la rivolta verbale è Giuseppe Cruciani, conduttore della Zanzara, che irrompe con un attacco frontale contro la segretaria dem e le sue parole sulla democrazia a rischio in Italia.
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Duro botta e risposta tra Meloni e Schlein

Sul palco dei socialisti europei, Elly Schlein accende la miccia affermando che “la libertà e la democrazia sono a rischio quando l’estrema destra è al governo”. Un passaggio che non tarda a scatenare la reazione furiosa della premier, la quale definisce quelle parole come “un’inaccettabile diffamazione dell’Italia all’estero”. Secondo Giorgia Meloni, una figura istituzionale come la leader del Pd dovrebbe rappresentare l’Italia fuori dai confini nazionali, non “gettare fango sulla nazione”.

La premier non risparmia parole: “Vergogna Elly Schlein che vai in giro per il mondo a diffondere falsità e gettare ombre inaccettabili sulla nazione”. La polemica diventa rapidamente un affare da social, dove le rispettive tifoserie si mobilitano e dove, per tutta la giornata, il dibattito ruota attorno allo scontro frontale tra le due leader.

Il Pd si difende, la maggioranza attacca

Da una parte, i parlamentari dem e la stessa Schlein difendono le proprie posizioni. “Non è vittimismo, è denuncia politica”, replica la segretaria, sottolineando che l’opposizione viene silenziata, mentre la premier può attaccarla liberamente persino alle Nazioni Unite o da un palco a Firenze, dove secondo Schlein “ci ha definiti peggiori dei terroristi di Hamas”.

Dall’altra, la maggioranza si compatta a difesa di Meloni. “Parole gravissime, allucinanti, inaccettabili”, è il coro che si leva da Fratelli d’Italia. Per molti esponenti del centrodestra, si tratta dell’ennesimo tentativo della sinistra di screditare il Paese e di “parlare male dell’Italia per attaccare il governo”, come sostiene Galeazzo Bignami. Ma mentre i partiti si affrontano a colpi di dichiarazioni e post, la vera fiammata polemica arriva da un volto ben noto del panorama radiofonico italiano.

Giuseppe Cruciani irrompe su X: “Ma dove cazzo vivete?”

È infatti Giuseppe Cruciani a scatenare la bufera più rumorosa sui social. Il conduttore de La Zanzara, noto per i suoi toni crudi e provocatori, pubblica su X un messaggio durissimo contro Elly Schlein: “Elly Schlein ha detto che la democrazia e la libertà di espressione sono a rischio con l’estrema destra al Governo. Il motivo? Un attentato – di cui ancora non si sa un cazzo – al giornalista Sigfrido Ranucci. Ma dove cazzo vivete! Di cazzo parlate!

Il post, come prevedibile, scatena un’ondata di reazioni contrastanti: da un lato l’indignazione degli utenti vicini al centrosinistra, che accusano Cruciani di banalizzare un fatto grave come l’attentato a Sigfrido Ranucci; dall’altro, il plauso degli utenti filo-governativi, che vedono nel giornalista radiofonico la voce “libera” che dice quello che molti pensano.

La polemica social assume immediatamente un tono violento e divisivo, con centinaia di commenti al vetriolo, meme, hashtag e thread che amplificano lo scontro. Cruciani, fedele al suo stile, non arretra di un millimetro, rilanciando nei successivi interventi il concetto che “l’antifascismo da salotto della sinistra è ridicolo e fuori tempo”. Il suo intervento non passa inosservato neanche ai media, che rilanciano le sue parole contribuendo a fare del suo sfogo uno dei contenuti più discussi della giornata.

La politica si arena nella guerra di parole

In questo scontro sempre più personalizzato tra Meloni e Schlein, con Cruciani nel ruolo del provocatore incendiario, si perde quasi del tutto il riferimento ai temi concreti. Alcuni esponenti centristi, come Carlo Calenda, provano a rimettere l’attenzione su questioni sostanziali, bollando lo scontro come “un inutile battibecco”. Anche da Italia Viva si levano voci per chiedere di tornare a parlare dei problemi reali degli italiani, ma le polemiche politiche e social sembrano avere un’eco più forte.

Intanto, mentre Schlein insiste sulle critiche alla manovra economica – dal blocco sul salario minimo alla pensione più lontana – e accusa il governo di “odio e polarizzazione”, la premier diserta l’incontro Med-9 in Slovenia, alimentando altre speculazioni politiche.

Una battaglia sempre più mediatica

L’ennesimo scontro tra destra e sinistra, tra Palazzo Chigi e opposizione, si è trasformato in una guerra mediatica giocata a colpi di post, video e dichiarazioni provocatorie. Con Giuseppe Cruciani che, come spesso accade, rompe il perimetro del dibattito istituzionale e porta tutto sul terreno della provocazione pura, il confronto si radicalizza ulteriormente. Un confronto in cui, ancora una volta, le parole chiave non sono lavoro, sanità, economia o ambiente, ma “libertà a rischio”, “fango all’estero”, “terroristi” e “vergogna”.

E in questo scenario avvelenato, dove la dialettica politica si trasforma in sfida personale e il linguaggio pubblico in rissa digitale, si fa sempre più difficile distinguere la discussione legittima dal clamore strumentale. Eppure, a giudicare dal volume e dall’intensità delle reazioni online, una cosa è chiara: la miccia l’ha accesa Cruciani, e l’incendio social continua a bruciare.

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Ultimo Aggiornamento: 21/10/2025 09:24

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