
Il caso Jannik Sinner continua a far discutere dopo la sua decisione di non partecipare alla prossima Coppa Davis, definendo la scelta “difficile ma necessaria”. Tra le voci più critiche c’è quella del mito del tennis italiano Nicola Pietrangeli, che non ha nascosto il suo disappunto per il forfait del numero uno azzurro. “Sa cosa le dico? La Davis è come la mamma, non si tocca”, ha dichiarato con amarezza l’ex campione, simbolo storico della competizione.
“Una scelta che fa male, pensa solo ai soldi”
Pietrangeli non usa mezzi termini e definisce la decisione del campione altoatesino “non bella”. “Mi dispiace molto, anche per lui. Si mette in fila dietro a quelli che pensano solo ai soldi e non ai tifosi”, afferma, sottolineando come lo spirito della Nazionale dovrebbe venire prima di qualsiasi tornaconto personale. Secondo l’ex azzurro, Sinner non avrebbe nulla da temere per la sua posizione nel ranking. “Rimane comunque numero due, potrà tornare numero uno. Ha molti punti, molto tempo e molti tornei: cosa cambia? Una scelta incomprensibile”, aggiunge.

Il tennista altoatesino aveva giustificato la rinuncia parlando della necessità di prepararsi alla prossima stagione, ma per Pietrangeli non è un motivo valido. “Non è una cosa buona rinunciare alla maglia azzurra. Può farlo, certo, nessuno è obbligato. Ma avrebbe dovuto dirlo a inizio stagione”, commenta. “Non farlo sapere all’ultimo, meno di un mese prima, è una questione di coscienza. Non è una questione di soldi: a quei livelli gli zeri non contano più, ha già guadagnato milioni e milioni”.
“Volandri non può punirlo, ma speri che ci ripensi”
Il capitano Filippo Volandri ha parlato di porte aperte per un ritorno futuro del tennista, posizione che Pietrangeli condivide ma non senza ironia: “Cosa deve fare Volandri? Non può punirlo. È il numero uno. Deve incassare, fare il buono e sperare che Sinner ci ripensi”. E aggiunge: “Vedrà, ci farà una sorpresa. Spero fino all’ultimo. Chiunque faccia sport aspira alla Nazionale. E la Davis è un campionato del mondo. Non c’è niente di meglio che giocare per il proprio Paese”.
Guardando al futuro, Pietrangeli cita Musetti come possibile erede: “Sarà lui il nostro numero uno”. Ma non nasconde la delusione: “Non riesco a trovare una logica. È il suo momento, tutti lo amano. Una delusione per tutti noi. Questo è uno schiaffo al Paese”.