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Allerta meteo in Italia, scuole chiuse domani 23 ottobre. Ecco dove

Pubblicato: 22/10/2025 14:39

Una quiete irreale precede la tempesta. Fuori, le nuvole grigie si addensano, promettendo piogge violente e burrascose, un’ondata di maltempo che da ore tiene in allarme gran parte del Paese. Nelle sale operative delle Protezioni Civili regionali, l’attività è febbrile, gli occhi incollati ai bollettini e alle mappe satellitari che non lasciano presagire nulla di buono. L’emissione di un’allerta meteo arancione ha fatto scattare immediatamente il piano di massima precauzione. Non è solo un avviso per i cittadini; è un segnale per le istituzioni: la sicurezza viene prima di tutto. Ed è per questo che, nel cuore della notte, sindaci e prefetti hanno dovuto prendere la decisione più difficile ma necessaria: emettere le ordinanze di chiusura.

Domani, migliaia di studenti e insegnanti resteranno a casa. Niente suoni di campanella, niente zaini in spalla. Solo il rumore della pioggia battente e la certezza che, di fronte a una causa di forza maggiore, la comunità deve unirsi per tutelare i più vulnerabili. Una giornata sui generis, interrotta dall’irruenza degli elementi, ma che si svolge nel solco di una priorità ineludibile: l’incolumità pubblica.

Allerta meteo in Liguria, scuole chiuse

Il perdurare di una intensa ondata di maltempo sull’Italia centro-settentrionale ha portato a una serie di misure precauzionali, specialmente in Liguria, dove è stata decretata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di domani, giovedì 23 ottobre. Questa decisione è stata presa in seguito all’emissione di un avviso di allerta meteo arancione da parte della sala operativa della Protezione civile regionale, indicante un elevato rischio idrogeologico e la previsione di temporali forti che persisteranno per l’intera giornata. La situazione meteorologica è considerata particolarmente critica e richiede la massima cautela per garantire l’incolumità pubblica, in particolare degli studenti e del personale scolastico.

L’elenco dei comuni interessati è in costante aggiornamento, e non si esclude che altri centri, anche al di fuori della regione Liguria, possano aggiungersi a quelli già notificati nelle prossime ore, a seconda dell’evoluzione delle condizioni atmosferiche e delle relative valutazioni delle autorità locali. È fondamentale ricordare che, secondo quanto stabilito dal MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito), i giorni di lezione persi a causa di cause di forza maggiore, come il maltempo, non devono essere recuperati. Inoltre, l’anno scolastico mantiene la sua validità anche nel caso in cui non vengano rispettati i canonici 200 giorni di lezione, garantendo la serenità delle famiglie e delle istituzioni scolastiche.

Le motivazioni dell’allerta arancione e l’emergenza ligure

L’avviso di allerta meteo arancione emesso per l’intera giornata di domani, giovedì 23 ottobre, è il fattore scatenante delle chiusure scolastiche in Liguria. L’allerta arancione è il penultimo livello di gravità sulla scala delle allerte e indica una situazione di pericolo significativo per il territorio. In questo caso specifico, l’attenzione è massima per il rischio idrogeologico e per i previsti temporali forti. Il rischio idrogeologico è legato alla saturazione del terreno causata dalle precipitazioni prolungate, che può innescare frane, smottamenti e allagamenti localizzati, specialmente nelle aree più vulnerabili e vicine ai corsi d’acqua. I temporali forti, inoltre, possono causare rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici e criticità alla viabilità. L’obiettivo della Protezione civile regionale e delle autorità locali è duplice: prevenire situazioni di pericolo per la cittadinanza e limitare la necessità di spostamenti in condizioni di elevata pericolosità. La decisione dei sindaci di chiudere le scuole è dunque una diretta conseguenza dell’analisi del bollettino meteorologico e rappresenta un atto di responsabilità volto a tutelare la vita delle persone.

Le chiusure in provincia di Genova: i comuni coinvolti

L’area della provincia di Genova è una delle più colpite dal provvedimento di chiusura. Molti sindaci hanno agito con tempestività per sospendere le lezioni a scopo puramente precauzionale, anticipando i disagi e i pericoli che i temporali in arrivo potrebbero causare. La chiusura coinvolge scuole di ogni ordine e grado. L’elenco dei comuni genovesi che hanno già confermato la sospensione delle attività didattiche in presenza per la giornata di giovedì 23 ottobre è il seguente:

  • Arenzano
  • Casarza Ligure
  • Castiglione Chiavarese
  • Cogoleto
  • Sestri Levante
  • Pieve Ligure

Questi provvedimenti sono inderogabili e vincolano le direzioni scolastiche e le famiglie a rispettare l’ordinanza sindacale. Le amministrazioni comunali raccomandano inoltre la massima prudenza e di evitare spostamenti non essenziali.

Il provvedimento esteso nel comune della spezia e nel suo territorio

Anche nel levante ligure, la situazione è estremamente seria, portando a una delle chiusure più estese e comprehensive. Nel comune di La Spezia, il sindaco Pierluigi Peracchini ha firmato un’ordinanza particolarmente dettagliata e inclusiva. Il provvedimento non si limita alle sole scuole dell’obbligo, ma estende la sospensione dell’attività didattica in presenza a:

  • Scuole di ogni ordine e grado ubicate sul territorio comunale.
  • Istituti universitari (come le sedi distaccate di atenei).
  • Istituti Tecnici Superiori (ITS).
  • Il conservatorio G. Puccini.

Questa estensione a università e istituti di alta formazione riflette la gravità dell’allerta e la volontà di proteggere una platea più ampia di studenti, spesso pendolari, dal rischio di viabilità compromessa. In provincia di La Spezia, la chiusura è stata confermata anche nel comune di Follo, aggiungendosi all’elenco dei centri con lezioni sospese a causa del maltempo.

Normativa mim: giorni persi per forza maggiore e validità dell’anno scolastico

La serie di chiusure per emergenza climatica solleva sempre interrogativi sulla validità dell’anno scolastico e sul recupero delle ore di lezione perse. A questo proposito, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha stabilito da tempo una linea guida chiara in caso di “cause di forza maggiore”. Il maltempo rientra pienamente in questa casistica, equiparabile ad altri eventi eccezionali come terremoti o pandemie.

Il principio fondamentale è che:

  1. I giorni di lezione persi per maltempo non si recuperano. Non è richiesto alle scuole di trovare un modo per riempire i buchi lasciati dalla chiusura forzata.
  2. L’anno scolastico resta valido anche se non si raggiunge il requisito minimo dei 200 giorni di lezione previsti dalla normativa.

Questa disposizione è cruciale: essa garantisce la continuità didattica e la serenità della comunità scolastica, evitando l’imposizione di recuperi che potrebbero compromettere la programmazione didattica o protrarre l’anno oltre le scadenze naturali. La priorità, in questi casi, è la salvaguardia della vita umana e non l’adempimento burocratico. L’elenco dei comuni e delle regioni coinvolte rimane in aggiornamento, e si raccomanda di consultare costantemente i canali ufficiali per le ulteriori comunicazioni che potrebbero intervenire nelle prossime ore.

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