
Altro giro, altra esibizione dorata per Jannik Sinner. Dopo il successo al Six Kings Slam in Arabia Saudita, il numero 2 al mondo prepara un nuovo duello con Carlos Alcaraz, questa volta in Corea del Sud. Si tratta di una notizia che ha sollevato qualche polemica fra gli appassionati e anche in generale, visto l’interesse che ruota intorno al “fenomeno Sinner”.
In un intervento non proprio azzeccatissimo, persino Bruno Vespa ha avuto da ridire su Sinner affermando di preferire “lo spagnolo Alvarez perché lui gioca la Coppa Davis”. Vespa, ovviamente, con “Alvarez” intendeva Alcaraz. La gaffe, però, ha fatto il giro del web, diventando virale. Forse il famoso conduttore e giornalista ce l’ha con il tennista azzurro perché ad aprile l’intervista di Sinner al Tg1 fece saltare una puntata di “Cinque minuti”.
L’annuncio social
Ora però le polemiche ritornano perché i due campionissimi hanno annunciato che parteciperanno a una nuova, ricchissima esibizione. Cosa che non c’entra nulla con la Coppa Davis, ma la notizia nell’immaginario comune non suona benissimo e avrebbe potuto essere comunicata meglio e forse in un altro momento.
A svelare tutto, comunque, è stato lo stesso Sinner, che mercoledì 22 ottobre ha pubblicato un messaggio inequivocabile sul proprio profilo Instagram: “Ci vediamo in Corea!”. Subito dopo, lo stesso post è apparso sull’account di Alcaraz, con la sola firma cambiata e il tag a Hyundaicard, sponsor ufficiale dell’evento.

Per ora non ci sono conferme ufficiali sulla data e sulla sede, ma secondo la stampa sudcoreana l’incontro si giocherebbe il 10 gennaio a Seul, soltanto due giorni prima dell’inizio degli Australian Open. E anche questo, oltre a sembrare strano per un motivo di programmazione è motivo di grandi discussioni.
La scia del Six Kings Slam
Per Sinner, in ogni caso, si tratterebbe della seconda esibizione di alto livello in pochi mesi. In Arabia Saudita, l’azzurro ha vinto il Six Kings Slam, battendo proprio Alcaraz in finale come l’anno precedente e incassando un montepremi complessivo da 6 milioni di dollari.
Fermo restando che ognuno si gestisce come meglio crede e che i soldi non dispiacciono a nessuno, se davvero la data ipotizzata fosse confermata verrebbe da porsi qualche domanda. Non solo per la partita di esibizione in sé, che per i due giocatori potrebbe essere considerata un allenamento, quanto per i lunghi spostamenti a cui dovrebbero sottoporsi a ridosso di un torneo Slam.