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“Oltre 60 morti”. Incidente stradale spaventoso, è una strage: impatto devastante

Pubblicato: 22/10/2025 09:34

Il buio dell’autostrada è rotto solo dai lampeggianti blu e rossi della polizia. L’asfalto è un tappeto di vetri, pezzi di metallo, bagagli squarciati. I due autobus sono ridotti a carcasse contorte, spinti uno contro l’altro come se si fossero schiacciati in un abbraccio mortale. Dal cofano del primo si alza ancora del fumo, mentre una scia di benzina scorre lungo la carreggiata. A bordo strada, corpi coperti da teli bianchi e coperte improvvisate. La notte ha il colore arancione dei fari dei camion di soccorso e l’odore acre del gasolio.

La collisione frontale nella notte

Secondo la polizia ugandese, l’impatto è avvenuto alle 00:15 ora locale lungo la Kampala-Gulu Highway, nel distretto di Kiryandongo, all’altezza del villaggio di Kitaleba. Due autobus diretti in direzioni opposte hanno tentato di sorpassare, nello stesso momento, altri veicoli: un camion e un’auto. La manovra azzardata si è trasformata in un scontro frontale devastante. Uno dei mezzi ha provato a sterzare per evitare l’impatto, ma il movimento ha generato una collisione laterale e una catena di ribaltamenti che ha coinvolto tutti gli altri veicoli.

Il caos dei soccorsi

La scena è un labirinto di rottami e fumo. Le sirene tagliano il silenzio, i vigili del fuoco cercano di raffreddare il metallo incandescente, mentre i soccorritori sollevano i feriti tra le lamiere con le mani e con corde improvvisate. Alcuni autobus hanno i sedili proiettati sull’asfalto, altri sono schiacciati fino a diventare irriconoscibili. Gli agenti della Uganda Police Force delimitano l’area e ordinano il recupero dei corpi, mentre gli abitanti dei villaggi vicini portano coperte, acqua, e torce.

All’alba, la luce rivela l’orrore: decine di corpi allineati, mezzi distrutti, un silenzio irreale che avvolge la pianura. I superstiti guardano i resti del viaggio come un campo dopo la battaglia. I feriti più gravi vengono caricati su ambulanze dirette agli ospedali di Kiryandongo, altri ricevono le prime cure sul ciglio della strada.

Una strada maledetta

La Kampala-Gulu Highway è una delle arterie più trafficate e pericolose del Paese. Stretta, senza illuminazione, piena di curve cieche. Ogni anno decine di persone perdono la vita su quel nastro d’asfalto che taglia la savana. Le autorità avevano promesso un piano di messa in sicurezza, ma le parole si sono perse tra le buche e la polvere.

Anche questa volta, la dinamica sembra la stessa: sorpassi azzardati, velocità eccessiva, mancanza di segnaletica. Gli inquirenti stanno verificando se i mezzi avessero superato il limite di carico e se i conducenti fossero in regola con i turni di guida.

Le indagini e la memoria dei sopravvissuti

Le autorità ugandesi parlano di una delle peggiori tragedie stradali degli ultimi anni. I superstiti raccontano di aver sentito “un suono come di ferro che si spezza” e poi solo urla. Ora la polizia cerca di ricostruire ogni dettaglio, ma sull’asfalto restano le tracce del disastro: strisce nere, segni di pneumatici, chiazze di sangue che il sole non riesce ancora a cancellare.

Tra i rottami, un quaderno di scuola e un foulard impigliato a una portiera sembrano gli unici testimoni di una notte che l’Uganda non dimenticherà.

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