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Rapina al Louvre, spuntano le prime immagini dei ladri: sono fuggiti così, incredibile (VIDEO)

Pubblicato: 23/10/2025 19:46

Le prime, scioccanti immagini relative alla clamorosa rapina avvenuta al Museo del Louvre di Parigi hanno permesso di ricostruire la dinamica di un colpo che ha dell’incredibile per la sua audacia e rapidità. Le riprese mostrano inequivocabilmente i malviventi mentre si introducono all’interno del celebre museo calandosi da una finestra, sfruttando un montacarichi posizionato con estrema precisione lungo la facciata. L’azione, che ha avuto luogo in pieno giorno, probabilmente all’apertura del museo, evidenzia una pianificazione meticolosa e una sfrontatezza quasi cinematografica.

Il Louvre, simbolo mondiale dell’arte e della cultura, è stato teatro di un’incursione che ha lasciato attonite le autorità e sollevato gravi interrogativi sulla sicurezza di uno dei complessi museali più visitati al mondo. La banda, con volti coperti e abiti che li rendevano quasi irriconoscibili, ha agito con la rapidità e l’efficienza di professionisti, dimostrando una conoscenza non comune della struttura e dei suoi punti deboli.

L’ingresso audace e l’uso del montacarichi

Il punto focale delle indagini e della sorpresa generale risiede nell’insolito metodo di accesso. I ladri, che secondo alcune fonti erano quattro e vestiti in parte come operai, avrebbero sfruttato un’area dell’edificio adiacente alla Senna dove erano in corso dei lavori, oppure dove la sorveglianza risultava meno serrata. L’impiego di un montacarichi o di un elevatore, precedentemente rubato e posizionato all’esterno, ha consentito ai banditi di raggiungere una portafinestra o un balcone al primo piano, corrispondente alla prestigiosa Galleria Apollo.

Le immagini registrate mostrano la scena degna di un film: l’elevatore che sale, i malviventi che forzano l’accesso – pare utilizzando anche smerigliatrici angolari per superare le difese – e l’ingresso fulmineo all’interno delle sale espositive. Questo stratagemma, tanto audace quanto inaspettato, ha permesso loro di aggirare i sistemi di sicurezza tradizionali, inclusi gli ingressi principali, e di arrivare direttamente al prezioso bottino: otto gioielli di inestimabile valore storico, parte della collezione di Napoleone e dei Sovrani francesi.

La fuga lampo in motorino

Dopo aver messo a segno il colpo nel giro di pochi concitatissimi minuti – si parla di circa sette minuti complessivi per l’intera operazione, compreso il tempo trascorso all’interno della Galleria Apollo –, i rapinatori hanno rapidamente intrapreso la fuga. Le telecamere, che hanno ripreso anche questa fase, li mostrano mentre si allontanano a bordo di uno o più motorini (probabilmente scooter di grossa cilindrata come i TMax, noti per la loro agilità e velocità nel traffico urbano).

L’utilizzo di mezzi di trasporto a due ruote ha garantito ai ladri la possibilità di dileguarsi velocemente tra i viali e le strade adiacenti al museo, rendendo estremamente difficile l’inseguimento da parte delle forze dell’ordine e permettendo loro di confondersi nel traffico mattutino di Parigi. La scelta del motorino come mezzo di fuga finale conferma la natura professionale e ben pianificata dell’operazione, volta a minimizzare i tempi di reazione delle autorità e a garantire la massima mobilità una volta fuori dal Louvre. Le indagini sono ora concentrate sull’identificazione di questa banda, ritenuta esperta e forse legata alla criminalità organizzata internazionale, con l’obiettivo primario di recuperare i gioielli rubati, il cui valore non è solo economico, ma soprattutto patrimoniale e storico inestimabile.

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