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Ucraina, svolta decisiva di Trump contro Putin: “Via libera ai missili Patriot”

Pubblicato: 23/10/2025 12:33

Donald Trump ha ufficialmente approvato il trasferimento dei sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina. A renderlo noto è stato Andriy Yermak, capo dell’Ufficio presidenziale di Kiev, in un’intervista rilasciata a Rbc-Ucraina, nella quale ha confermato che il via libera del presidente americano rappresenta un passaggio chiave nel sostegno militare a Kiev, impegnata da oltre due anni nella guerra contro la Russia.

“Le questioni ora sono per lo più tecniche”

Yermak ha sottolineato che “la cosa più importante è che Trump abbia dato il via libera, quindi le questioni in questo senso sono per lo più tecniche”, lasciando intendere che il processo di consegna dei sistemi Patriot è ormai in fase avanzata. L’Ucraina, da tempo, sollecita nuovi sistemi di difesa aerea per proteggere infrastrutture strategiche e città dagli attacchi missilistici russi, che nelle ultime settimane si sono intensificati.

Secondo quanto trapela da ambienti diplomatici, il Pentagono starebbe definendo i dettagli logistici relativi al trasferimento delle batterie, con particolare attenzione alla formazione degli operatori ucraini e alla tempistica di schieramento. I sistemi Patriot, già forniti da altri Paesi alleati come Germania e Olanda, sono considerati tra i più avanzati al mondo per la capacità di intercettare missili balistici e droni ad alta quota.

“Dialogo aperto anche sui Tomahawk”

Nel corso dell’intervista, il capo dell’Ufficio presidenziale ucraino ha parlato anche della possibilità di ottenere missili da crociera Tomahawk, tecnologia che garantirebbe a Kiev la capacità di colpire obiettivi strategici a lungo raggio. Pur non essendo ancora stata presa una decisione definitiva, Yermak si è mostrato ottimista: “Il dialogo è in corso e non direi che questa porta sia chiusa”, ha dichiarato.

La mossa di Trump arriva in un momento di forte pressione internazionale. Gli Stati Uniti, dopo mesi di esitazioni e di dibattiti interni, sembrano voler riaffermare il proprio ruolo di guida nel sostegno all’Ucraina, anche se il presidente americano continua a ribadire la necessità di trovare “una soluzione rapida e duratura al conflitto”.

L’annuncio di Yermak è stato accolto con favore a Kiev, dove il governo considera i Patriot una “priorità assoluta” per difendere la popolazione civile. Il messaggio è chiaro: il supporto occidentale non si ferma, mentre la guerra entra in una nuova fase decisiva.

Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina, ribadendo la sua convinzione che il conflitto possa essere risolto nel prossimo futuro. Durante un incontro alla Casa Bianca con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, il presidente americano ha affermato di ritenere che la crisi ucraina «fosse più facile da risolvere del Medio Oriente». Le sue parole arrivano in un momento delicato, segnato da nuovi raid russi e dall’annuncio di un nuovo pacchetto di sanzioni da parte di Washington.

“Non è ancora il momento per un incontro con Putin”

Nel corso del bilaterale, Trump ha confermato l’intenzione di incontrare Vladimir Putin, ma ha chiarito che il faccia a faccia non avverrà a breve. «Non mi sembrava la cosa giusta, mi sembrava che non saremmo andati nella direzione in cui avremmo dovuto», ha spiegato il presidente statunitense, precisando che l’incontro sarà fissato solo quando ci saranno le condizioni per un reale progresso verso la pace. Sul tema delle armi a lungo raggio, Trump ha mostrato prudenza: «Ci vuole un anno per imparare a usare i Tomahawk. Noi non useremo i Tomahawk e gli ucraini non possono farlo», ha dichiarato, chiudendo per ora alla possibilità di fornire questi missili a Kiev.

Raid russo su Kharkiv: colpito un asilo, tra i feriti anche bambini

Mentre a Washington si discute di diplomazia, in Ucraina la guerra continua a colpire i civili. Un raid di Mosca ha devastato un asilo nella regione di Kharkiv, provocando il ferimento di diversi bambini. Attacchi con droni e bombe hanno inoltre interessato varie aree del Paese, inclusa Kiev, dove sei persone — tra cui due bambini — hanno perso la vita. Le autorità ucraine parlano di una delle giornate più difficili delle ultime settimane, con centinaia di famiglie costrette a rifugiarsi nei bunker sotterranei.

Washington annuncia nuove sanzioni contro Mosca

In risposta ai nuovi bombardamenti, gli Stati Uniti hanno annunciato un pacchetto di sanzioni tra i più pesanti mai imposti alla Russia. Il segretario al Tesoro Scott Bessent, intervistato da Fox News, ha spiegato che si tratta di misure «tra le più ingenti mai adottate contro Mosca», specificando che non si tratta di «tariffe secondarie». Il governo americano ha invitato i Paesi del G7 e altri alleati a unirsi all’iniziativa, che colpirà in particolare i giganti energetici Rosneft e Lukoil.

In una nota ufficiale, l’amministrazione statunitense ha spiegato che le sanzioni sono state decise in seguito al “rifiuto di Vladimir Putin di mettere fine a una guerra senza senso”, ribadendo che Washington continuerà a sostenere Kiev “fino a quando sarà necessario”.

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Ultimo Aggiornamento: 23/10/2025 12:35

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