
Nuovo colpo di scena nelle indagini sul delitto di Garlasco. A quasi vent’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, il caso che ha sconvolto l’Italia torna al centro dell’attenzione giudiziaria con una novità inattesa. Nella giornata di oggi, all’Istituto di Medicina Legale di via Mangiagalli a Milano, è in corso una ispezione corporale su Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso. L’iniziativa è stata disposta dalla consulente della Procura di Pavia, professoressa Cristina Cattaneo, e rappresenta un passaggio cruciale nella nuova fase delle indagini.
Sempio, accompagnato dai suoi legali Angela Taccia e Liborio Cataliotto, e dal consulente tecnico Armando Palmeggiani, è arrivato in istituto nel primo pomeriggio. L’ispezione, durata diverse ore, consiste in una serie di misurazioni antropometriche su tutto il corpo, comprese caviglie, piedi, arti superiori, statura e peso. Un accertamento scientifico che punta a confrontare le caratteristiche fisiche del giovane con le lesioni riscontrate sul corpo di Chiara Poggi e con i dati della Bloodstain Pattern Analysis (BPA), già depositata dal RIS di Cagliari.

“Sono state prese misure, i rilievi cosiddetti antropometrici, ai quali il nostro cliente pur potendo non si è sottratto – ha spiegato il legale Cataliotti -. Non sappiamo che uso ne verrà fatto, sono dati, quelli acquisiti, meramente oggettivi. È intuibile che verranno svolte delle perizie, ma non sappiamo quali”.
Secondo l’avvocato, Sempio è “evidentemente tranquillo” ed è stato disponibile a sottoporsi agli accertamenti, anche se non è chiaro in quale perizia rientreranno i dati raccolti. “Siamo in fase di indagine, è legittimo che noi non sappiamo tutto” ha sottolineato ancora l’avvocato.
L’obiettivo della Procura è ricostruire in modo più accurato la dinamica dell’omicidio, verificando se le nuove risultanze possano offrire elementi compatibili con la presenza di un’altra persona sulla scena del delitto. La professoressa Cattaneo, medico legale di fama internazionale, è impegnata da mesi in una rivalutazione completa degli atti autoptici e delle prove biologiche raccolte all’epoca. Il suo lavoro, secondo fonti investigative, potrebbe aprire nuovi scenari sull’identità dell’aggressore o su eventuali complicità.
Tutto bene, non sono per niente preoccupato #Garlasco #Dentrolanotizia pic.twitter.com/62mk3FaTMC
— Sarah 🍓 (@sarahjp29) October 24, 2025
L’ispezione corporale arriva dopo settimane di indiscrezioni e nuovi approfondimenti da parte della magistratura pavese, che ha riaperto alcune piste rimaste in sospeso. Al centro delle attenzioni degli inquirenti resta il famoso scontrino di un bar, trovato nel portafoglio di Sempio e datato il giorno dell’omicidio. Il giovane ha sempre sostenuto che fosse suo, ma le celle telefoniche sembrerebbero indicare una diversa collocazione rispetto a quella dichiarata.
Questo nodo, ancora irrisolto, rappresenta uno dei punti chiave dell’intera vicenda. Se venissero confermate incongruenze tra la versione dell’indagato e i dati tecnici, il quadro potrebbe cambiare radicalmente, aprendo la strada a nuove ipotesi su come e da chi sia stata colpita Chiara Poggi quella mattina del 13 agosto 2007. La Procura, tuttavia, mantiene il massimo riserbo, limitandosi a confermare che l’indagine è ancora in corso e che “nessuna conclusione è stata ancora tratta”.

Nel frattempo, la figura di Alberto Stasi, già condannato in via definitiva a sedici anni per l’omicidio, torna inevitabilmente al centro del dibattito. La riapertura degli accertamenti non mette in discussione la sentenza, ma punta a chiarire eventuali zone d’ombra rimaste nei fascicoli e a rispondere alle domande che, da anni, continuano a circolare attorno al caso.
L’intervento della professoressa Cattaneo, insieme alle nuove analisi tecniche del RIS, lascia intendere che la magistratura voglia verificare ogni possibile anomalia nelle ricostruzioni originarie. Un approccio prudente ma deciso, che mira a garantire la completezza dell’indagine e a evitare che restino dubbi sulla dinamica dell’omicidio.
Fuori dall’Istituto di Medicina Legale, la presenza dei giornalisti e delle telecamere ha attirato l’attenzione di curiosi e cittadini. Il caso di Garlasco, infatti, continua a suscitare forte interesse mediatico, diventando simbolo di un lungo percorso giudiziario fatto di colpi di scena, controperizie e riaperture improvvise.
In attesa dei risultati dell’ispezione, gli inquirenti si preparano a incrociare i nuovi dati antropometrici con le prove già acquisite. Se le analisi dovessero restituire compatibilità con i rilievi sulla scena del crimine, l’indagine potrebbe conoscere un nuovo sviluppo, riaccendendo una vicenda che, a distanza di anni, non ha ancora smesso di interrogare il Paese.


