Vai al contenuto

Andrea Sempio, a Mattino 5 la rivelazione dell’avvocato di Alberto Stasi

Pubblicato: 24/10/2025 16:52

A Mattino 5 News, il programma condotto da Federica Panicucci, si è tornati a parlare del delitto di Garlasco. In studio era presente Giada Bocellari, storica legale di Alberto Stasi, che si è concentrata sulla posizione di Andrea Sempio. Il tema centrale della puntata del 24 ottobre è stato quello della cella telefonica agganciata dal telefono di Sempio la mattina del 13 agosto 2007, giorno dell’uccisione di Chiara Poggi.

L’avvocata Bocellari ha sottolineato che, in base ai dati delle celle, Sempio sarebbe rimasto a Garlasco quel giorno e non avrebbe raggiunto Vigevano, come invece lui stesso ha sempre dichiarato. L’indagato aveva raccontato di essersi recato verso le 10:00 alla libreria di Vigevano, trovandola chiusa. “Quello che vedete nel cerchio – spiega la Bocellari – è il posizionamento dell’antenna relativo alla cella di un gestore della sim di Sempio; i colori diversi identificano la copertura e la rilevanza della copertura di quella cella: a seconda di dove ci troviamo, si aggancia la cella più vicina”.

La mappa delle celle e il mistero della mattina del delitto

“Questa è la mappa di copertura della cella agganciata da Sempio quella mattina, e si vede che copre bene Garlasco, sia casa Sempio che casa Poggi, forse ancora di più casa Poggi; ma comunque Vigevano sta sopra ed è evidente come sia fuori completamente dall’area di copertura del telefono”. Bocellari ha anche ricordato che nel 2007 i telefoni non erano sempre connessi come oggi, e le celle si attivavano solo in caso di ricezione di un sms o di una chiamata.

Andrea Sempio, immagine mostrata durante Mattino 5 News

L’avvocata si è poi soffermata sul tema delle intercettazioni, in particolare sul passaggio dello scontrino. “Come spesso è accaduto per queste intercettazioni con riferimento ai brogliacci – che non sono le trascrizioni, ma ci deve essere una sintesi – parlando di uno degli elementi che erano stati portati all’attenzione della procura, lo scontrino era sicuramente importante, perché quando lui lo consegna nel 2008 è il giustificativo di quello che avrebbe fatto quella mattina: sarebbe andato a Vigevano”. E poi: “Possiamo definirlo un alibi, anche se era solo una persona informata sui fatti all’epoca; e anche Stasi era stato sentito i primi giorni e aveva detto cosa aveva fatto quella mattina”.

L’avvocata Giada Bocellari durante l’intervista a Mattino 5 News

Le intercettazioni e il mistero dello scontrino

Nel corso del programma, Mattino 5 News ha trasmesso un’intercettazione di Sempio in cui lo si sente parlare con il padre e descrivere la vicenda dello scontrino: “Sono andato in piazza Ducale a Vigevano, ho trovato la libreria chiusa, suppongo che fosse la festa del patrono, sono tornato il giorno dopo… L’ho ben conservato, quello scontrino, l’ho fatto vedere a tutti in fotocopia, che resterà leggibile ancora a lungo per forza di cose. L’originale c’è”. Poi ha aggiunto in modo criptico: “Se lo dicevo in TV creavo solo una guerra.”

Giada Bocellari commenta il caso Sempio in diretta TV

Interessante anche l’esperimento realizzato in diretta dal programma, con l’inviato Emanuele Canta che ha ripercorso il tragitto da casa di Sempio alla libreria di Vigevano, impiegando un tempo che potrebbe non coincidere con quello dichiarato dall’indagato. Secondo Federico Gallo, legale di Massimo Lovati: “Questo video verrà acquisito dalla magistratura”.

Il confronto con il caso Stasi e la questione dell’impronta 33

L’avvocata Bocellari ha poi parlato del dualismo nelle indagini Sempio-Stasi, dichiarando: “Io sono la prima ad augurarmi che non vengano fatti gli errori fatti con l’indagine di Stasi in questa nuova indagine, sono stata la prima ad augurarmelo, lo dissi alla stampa, non trattate Sempio come avete trattato Stasi, era un auspicio anche più generale”.

“A Stasi purtroppo non è stato riservato un trattamento di grandissimo favore da nessun punto di vista; non che dovevano farlo, ma ha pagato cari determinati errori e mi auguro che su Sempio questa cosa non venga fatta, ma sono certa che questa cosa non accadrà, visto che sono certa che faranno tutto ciò che dovranno fare”. Ha poi aggiunto: “Ricordo che la discovery anticipata da parte della procura sull’impronta 33 non è una cosa che accade normalmente e ciò significa che la procura ha avuto un particolare riguardo verso Sempio, gli ha dato la possibilità di vedere prima gli atti”.

L’impronta sul muro e i dubbi della difesa

Il riferimento è alla celebre impronta trovata sul muro vicino alle scale dove fu rinvenuto il corpo di Chiara Poggi. Secondo la procura e i legali di Stasi, quell’impronta apparterrebbe a Sempio, mentre per la difesa dell’indagato non sarebbe possibile alcuna comparazione certa. Anche in caso di corrispondenza, infatti, non si potrebbe stabilire quando il palmo sia stato impresso: Sempio frequentava abitualmente la casa di Chiara Poggi a Garlasco – anche la cantina – essendo molto amico, e lo è tuttora, del fratello della vittima.

Leggi anche: “Ustioni e ferite su tutto il corpo”. Trovato morto in casa, cosa lo ha ucciso: assurdo

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure