Vai al contenuto

Cambio dell’ora, l’Ue torna a discutere l’abolizione: “Non serve più a nulla”

Pubblicato: 24/10/2025 06:35

Il dibattito sul cambio dell’ora torna a Bruxelles, e con esso la possibilità – mai davvero sopita – che la Commissione europea metta fine a un rito che, secondo molti, non ha più alcuna utilità. “La Commissione ha deciso di passare a un’analisi più approfondita con uno studio dettagliato, su cui stiamo lavorando, per sostenere e supportare una decisione in futuro”, ha annunciato a Strasburgo Apostolos Tzitzikostas, commissario Ue per i trasporti e il turismo sostenibili.

Il commissario ha ricordato che lo spostamento delle lancette “non ha più alcun fine”. Negli anni ’70 era una misura nata in risposta alla crisi energetica, ma oggi, spiega, “non produce più alcun risparmio per nessun settore e porta invece complicazioni inutili”. Tzitzikostas ha anche citato gli effetti sulla salute e sull’umore, soprattutto per bambini e anziani, che “patiscono le conseguenze maggiori” dei due cambi stagionali.

Gli europei vogliono la fine dell’ora legale

La Commissione ha già raccolto l’opinione dei cittadini attraverso una consultazione pubblica che ha fatto registrare 4,6 milioni di partecipanti: un record. “I cittadini europei vogliono la fine di questa assurdità” ha detto Tzitzikostas, ricordando che Bruxelles aveva già avanzato la proposta di abolizione, approvata dal Parlamento europeo. Ma a bloccare tutto è il Consiglio Ue, dove “gli Stati membri non hanno ancora raggiunto una posizione univoca”.

A riaprire il tema, nelle ultime settimane, è stata la Spagna, durante il Consiglio Ue per l’Energia. Anche il premier Pedro Sánchez è intervenuto pubblicamente, con un video su X: “Questa settimana si torna a cambiare l’ora. Un’altra volta. E francamente non ha senso”. Madrid chiede di accelerare su un accordo che metta fine al doppio orario, una misura che per molti governi è ormai superata e anacronistica.

Cosa manca per abolirla

La partita resta però nelle mani del Consiglio Ue, che deve definire una posizione comune con maggioranza qualificata. Ad oggi non esiste ancora, e senza quell’accordo non si può procedere. La proposta prevede che ogni Paese scelga se restare per sempre all’ora solare o a quella legale, ma solo quando Parlamento e Consiglio avranno approvato congiuntamente la legge.

Il Parlamento aveva già votato a favore nel 2019, chiedendo l’abolizione dal 2021, ma i governi non hanno mai chiuso l’intesa. Bruxelles intanto promette nuovi studi, mentre milioni di europei si preparano ancora una volta a spostare le lancette.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure