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Guerra Ucraina, da Italia e Francia nuove armi a Kiev: ma la Difesa smentisce l’invio dei Samp/T

Pubblicato: 24/10/2025 21:41

Giornata ad alta tensione diplomatica tra Mosca, Kiev e le capitali europee, segnata da accuse incrociate, annunci militari e nuove precisazioni ufficiali. Al centro del dibattito, il conflitto in Ucraina e il ruolo dell’Italia nel sostegno a Kiev.

Durante la visita di Volodymyr Zelensky a Londra, il presidente ucraino ha lanciato un nuovo appello all’Occidente, denunciando gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche come parte di una “campagna di terrore” volta a piegare la popolazione civile.

In parallelo, fonti governative italiane hanno precisato che il nostro Paese continuerà a sostenere Kiev “nel quadro degli impegni assunti in sede Nato e Unione Europea”, ma sempre nel rispetto delle decisioni del Parlamento e dei limiti già stabiliti.

Il ministero della Difesa ha infatti diffuso una nota ufficiale in cui smentisce categoricamente l’invio di missili o munizionamento del sistema Samp/T all’Ucraina. “L’Italia – si legge nel comunicato – non ha previsto né autorizzato alcun trasferimento di questo tipo”. Si tratta di una presa di posizione netta, che arriva dopo ore di indiscrezioni circolate su presunte nuove forniture militari.

La nota del dicastero sottolinea inoltre che tutte le eventuali forniture militari restano classificate e vengono comunicate esclusivamente nelle competenti sedi istituzionali. Un modo per ribadire la trasparenza e la coerenza dell’azione italiana in materia di sostegno militare, senza violare i principi di sicurezza nazionale.

Nel frattempo, Palazzo Chigi ha confermato la linea del governo. In un comunicato diffuso al termine della riunione della Coalizione dei Volenterosi, la premier Giorgia Meloni ha ribadito l’importanza dell’“unità transatlantica” nel perseguire un cessate il fuoco che possa aprire a un processo negoziale credibile per una “pace giusta e duratura”.

La posizione italiana resta dunque ferma: sostegno a Kiev sì, ma nel perimetro degli accordi internazionali e parlamentari, senza passi unilaterali. Un messaggio chiaro anche verso gli alleati, dopo che la Francia ha annunciato l’invio di nuovi missili Aster e caccia Mirage all’Ucraina.

Mentre a Bruxelles si rafforza la pressione economica contro Mosca con nuove sanzioni, il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha affermato che Putin sta esaurendo denaro, truppe e idee, invitando gli alleati a mantenere alta la compattezza per sostenere l’Ucraina anche nel 2026.

Zelensky, dal canto suo, ha ringraziato i partner europei e americani per l’impegno continuo, ribadendo che “la difesa dell’Ucraina significa difendere l’Europa”. Ma, almeno per ora, l’Italia non invierà missili Samp/T, come confermato ufficialmente dal ministero della Difesa: una smentita netta che mette fine alle speculazioni e chiarisce la posizione del governo.

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