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Italia, trascina il cane per 6 km con la bici. La cucciola trovata così, terribile

Pubblicato: 24/10/2025 12:30

In una sera che avrebbe dovuto essere tranquilla, si è consumato un atto di indicibile crudeltà che ha lasciato un animale in condizioni disperate e ha scosso la coscienza di chi è stato costretto ad assistere. Un magnifico pastore tedesco di cinque anni, Bella, è stato sottoposto a una sofferenza inaudita, trascinato per chilometri, il corpo martoriato e sanguinante.

Le sue zampe, ridotte a piaghe aperte, e i polpastrelli bruciati dall’attrito sull’asfalto, sono la tragica testimonianza di un gesto di insensibilità che ha varcato ogni limite. L’intervento provvidenziale di un cittadino ha interrotto l’orrore, portando alla luce la brutalità di un’azione che ora vedrà i responsabili rispondere penalmente per il maltrattamento e l’abbandono di questo dolcissimo animale. Questa è la storia di Bella e dell’ondata di indignazione e solidarietà che la sua vicenda ha generato.

Il cane “Bella” trascinato per chilometri da una bici elettrica

Un episodio di una brutalità sconcertante ha scosso la comunità di San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli, portando alla denuncia di due persone per maltrattamento e abbandono di animali. La vittima è Bella, un magnifico esemplare femmina di pastore tedesco di cinque anni, la cui vicenda ha toccato le corde dell’indignazione pubblica. La gravità delle sue condizioni fisiche, che presentano ferite profonde e danni estesi, è la terribile testimonianza di un gesto di negligenza e crudeltà quasi impensabile.

Le condizioni in cui è stata rinvenuta Bella erano scioccanti. Le sue zampe erano ridotte a piaghe, i polpastrelli bruciati dall’attrito sull’asfalto per chilometri e il suo corpo era coperto di sangue. Questo quadro desolante è emerso dopo la pronta segnalazione di un cittadino, la cui attenzione e senso civico si sono rivelati fondamentali per salvare l’animale. I carabinieri della stazione locale, allertati da questa testimonianza sconvolgente, sono intervenuti immediatamente per affrontare la situazione. L’episodio si è svolto poco dopo le 21 di ieri sera, lungo via Libertà, una zona centrale del comune vesuviano, in un momento in cui l’orrore si è consumato sotto gli occhi dei passanti.

La dinamica dell’accaduto: l’uso della bici elettrica

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, un uomo di 39 anni, già noto alle forze dell’ordine, stava percorrendo via Libertà a bordo di una bicicletta elettrica. A questa e-bike, con un motore capace di raggiungere velocità superiori a quelle di una bicicletta tradizionale, era legato Bella al guinzaglio, fissata con una catena a strozzo. Il cittadino che ha allertato le autorità è rimasto sconvolto dalla scena di vedere il cane trascinato a una velocità evidentemente non sostenibile per l’animale.

L’uomo indignato ha fermato il ciclista e chiamato il 112. Il trentanovenne, fermato, ha tentato di sollevare l’animale ormai completamente stremato. Tuttavia, la piccola Bella non era più in grado di reggersi in piedi, piangendo di dolore e accasciandosi in una pozza di sangue, evidenza inequivocabile della sofferenza inaudita subita. La ricostruzione ha stabilito che l’uomo, che aveva preso in custodia il cane da un 54enne di Volla, proprietario dell’animale, con l’intento di portarla a spasso, l’aveva in realtà trascinata per quasi sei chilometri, dal comune di partenza fino al centro di San Sebastiano.

Denuncia e stato di salute di Bella

In seguito al ritrovamento e alla drammatica scena, sia il presunto dog sitter che il proprietario del cane sono stati immediatamente denunciati per i reati di maltrattamento e abbandono di animali. La vita di Bella è stata fortunatamente messa in sicurezza: il pastore tedesco è stato affidato alle cure dei veterinari dell’Asl Napoli 3 Sud e trasferito d’urgenza in una clinica veterinaria a Torre del Greco. Nonostante le sue condizioni restino gravi, i medici sono riusciti a stabilizzarla. Le immagini del sistema di videosorveglianza comunale hanno fornito un supporto cruciale alla denuncia, immortalando la bicicletta elettrica che saliva da via Libertà e il momento in cui il cane stramazza al suolo in piazza Della Repubblica, confermando la veridicità del racconto del cittadino e la dinamica brutale dei fatti.

La reazione della comunità e l’interesse del sindaco

La notizia, diffusa dai carabinieri del comando provinciale di Napoli, ha generato un’ondata di solidarietà e indignazione. Tanti volontari si sono immediatamente mobilitati, preoccupandosi delle condizioni del pastore tedesco e offrendo aiuto concreto. Un dettaglio particolarmente doloroso e significativo è emerso riguardo il proprietario: questi ha dichiarato che non intende più ritirare il cane, di fatto abbandonandolo definitivamente.

Di fronte a tale gesto, il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Peppe Panico, si è reso disponibile a trovare un affidamento per Bella e ha persino manifestato l’intenzione di prenderla in custodia personale, un segno tangibile dell’impegno delle istituzioni locali e della sensibilità della comunità. Il sindaco ha voluto ringraziare pubblicamente per il tempestivo intervento i carabinieri e la polizia municipale, l’Asl Veterinaria che ha preso in carico l’animale, i cittadini accorsi, i ragazzi del “Coce” per l’ospitalità offerta durante il temporale e i passanti che hanno dato conforto al personale in divisa.

Le conseguenze penali per i responsabili

Sul piano penale, le conseguenze per i due denunciati – il proprietario del cane e l’uomo che materialmente lo ha trascinato – sono gravi. Rischiano l’accusa di maltrattamento di animali, reato disciplinato dall’articolo 544-ter del Codice penale. Questa norma è molto chiara nel punire chi, per crudeltà o senza necessità, sottopone un animale a sofferenze o fatiche insopportabili. Le pene previste vanno da un minimo di sei mesi a un massimo di due anni di reclusione, accompagnate da multe fino a trentamila euro. Un elemento di particolare importanza è che, nel caso in cui le lesioni dovessero portare alla morte dell’animale, la pena è aumentata fino alla metà.

È fondamentale sottolineare come la recente riforma del 2025 abbia contribuito a inasprimento delle sanzioni per i reati contro gli animali, riconoscendo in maniera ancora più decisa la loro tutela come interesse primario della società, riflettendo una crescente sensibilità verso il benessere animale. La giustizia dovrà ora fare il suo corso, garantendo che un atto di tale efferata violenza non resti impunito.

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