Piove sul bagnato in casa Napoli. Dopo settimane di tensione e risultati altalenanti, arriva una notizia che complica ulteriormente i piani di Antonio Conte: Alex Meret si è fratturato il secondo metatarso del piede destro durante l’allenamento mattutino. L’infortunio è stato confermato dagli esami clinico-strumentali, costringendo il portiere friulano a fermarsi per almeno due mesi.
Il giocatore ha interrotto immediatamente la seduta e, nel giro di poche ore, il club ha ufficializzato la diagnosi. Un duro colpo per l’estremo difensore, che vede interrompersi ancora una volta la sua continuità proprio nel momento più delicato della stagione.
Una frattura che cambia i piani
La frattura del metatarso è un infortunio che richiede grande attenzione e tempi di recupero lunghi. Lo staff medico del Napoli sta valutando se procedere con una terapia conservativa o optare per un intervento chirurgico, ma in entrambi i casi il rientro non sarà immediato. Le prime stime parlano di sei-otto settimane di stop, con il rischio di arrivare ai due mesi di assenza.
Conte e il suo staff dovranno quindi ripensare la gestione tra i pali, puntando sulla solidità di Vanja Milinković-Savić, pronto a raccogliere l’eredità del compagno per il prossimo periodo.
Un lungo stop e tante partite da guardare da lontano
Nello scenario più ottimistico, Meret potrebbe tornare in campo all’inizio del 2026. Fino ad allora, il Napoli dovrà affrontare un calendario fitto e insidioso, con impegni cruciali in Serie A, Champions League e coppe nazionali.
Il portiere salterà circa 14 partite ufficiali, tra cui sfide di altissimo profilo:
- Nove giornate di campionato, comprese le partite contro Inter, Atalanta, Roma e Juventus
- Tre gare di Champions League contro Francoforte, Qarabag e Benfica
- L’ottavo di Coppa Italia contro il Cagliari (3 dicembre)
- La semifinale di Supercoppa Italiana contro il Milan (18 dicembre)
Napoli, serve compattezza e fiducia
Per il Napoli si tratta di un momento complesso, in cui la solidità del gruppo sarà fondamentale. L’assenza di Meret rischia di pesare sia dal punto di vista tecnico che psicologico, ma Conte ha già dimostrato in altre occasioni di saper compattare la squadra nei momenti difficili.
Il rientro del portiere è atteso con l’anno nuovo, ma molto dipenderà dai tempi di guarigione e dalle decisioni mediche. Nel frattempo, la parola d’ordine a Castel Volturno è una sola: resistere, aspettando il ritorno del numero uno azzurro.
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