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Televisione italiana in lutto, il terribile annuncio di Enrico Mentana

Pubblicato: 25/10/2025 11:26

“Non lo conoscevate, forse, ma questo signore ha guidato La7 come amministratore delegato per tanti anni, fino a ieri, fino al suo ultimo giorno di vita”. Così Enrico Mentana ha annunciato la morte di Marco Ghigliani, il dirigente che per oltre un decennio ha rappresentato la spina dorsale della rete. Poche parole, ma autentiche, come quelle che si usano per salutare una persona vera. “Di tutti quelli che se ne vanno si dice che lasciano un grande vuoto. Per Marco Ghigliani è solo la pura verità”, ha scritto Mentana, e in quel messaggio c’è tutto: il rispetto, l’affetto, la misura.

Ghigliani era un manager diverso, lontano dalla vetrina e dalle esibizioni di potere. La sua forza stava nella sobrietà, nella competenza, nella capacità di tenere insieme redazioni, programmi, autori e giornalisti in una rete complessa come La7, dove i protagonismi abbondano e i conflitti sono parte naturale del gioco. Li ha guidati tutti con equilibrio, portando l’emittente a risultati importanti e costruendo, giorno dopo giorno, un clima di fiducia reciproca che oggi molti ricordano come la sua eredità più grande.

Un uomo dietro la rete

Nel suo ufficio, dicono, la porta era sempre aperta. Non solo per i dirigenti, ma anche per i tecnici, i collaboratori, chiunque avesse un problema da risolvere. Ghigliani non amava le luci, ma capiva perfettamente quanto contasse chi quelle luci le accendeva ogni giorno. È anche per questo che La7, sotto la sua direzione, è diventata una delle reti più riconoscibili del panorama televisivo italiano: solida, autorevole, eppure mai ingessata.

La sua gestione è stata un raro esempio di leadership silenziosa, di quella capacità di guidare senza alzare la voce, di costruire consenso invece che imporlo. In un settore dove spesso prevale la vanità, Ghigliani ha scelto la strada opposta: la concretezza, il lavoro quotidiano, la serietà.

Il ricordo di una comunità

Per chi lo ha conosciuto, non era solo un amministratore delegato, ma un punto di riferimento umano. Si è spento così, nel pieno della sua vita professionale, “fino al suo ultimo giorno di lavoro”, come ha detto Mentana. E in quelle parole si sente la verità di un legame che va oltre la carriera: il rapporto tra un direttore e un uomo che non cercava riconoscimenti, ma faceva in modo che tutto funzionasse.

La redazione di La7, oggi, è più silenziosa del solito. Non per forma, ma per sostanza. Perché Marco Ghigliani lascia davvero un vuoto. E perché in un mondo abituato a ricordare chi si fa vedere, è giusto fermarsi a ricordare chi ha saputo lasciare un segno anche restando nell’ombra.

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Ultimo Aggiornamento: 25/10/2025 12:40

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