
È una notizia che ha lasciato senza parole il mondo del cinema e della comicità italiana: Mauro Di Francesco è morto. L’attore, volto amatissimo della commedia anni Ottanta, si è spento dopo una malattia di cui pochi erano a conoscenza. Tra i primi a reagire, con la voce rotta dall’emozione, Jerry Calà, che con lui aveva condiviso una lunga amicizia e tanti set indimenticabili.
“Sono ancora qua che non ci credo, sono costernato anche perché non sapevo che fosse malato né che fosse ricoverato in ospedale”, ha detto Calà, visibilmente sotto choc, commentando la notizia. “Mi è arrivata come un colpo al cuore, veramente”.
Dall’amicizia al Derby ai successi sul grande schermo

“Siamo cresciuti insieme a Milano – racconta Calà – dal cabaret al Derby Club e poi abbiamo fatto i primi film insieme, anche Sapore di sale. E pure l’ultimo, Odissea nell’ospizio del 2019. Lui si era ritirato in campagna, in Toscana, con la moglie, si era un po’ allontanato dalla vita pubblica e si era dedicato alla pittura, anche con grande talento”.
Nel ricordo di Calà, le immagini di quell’ultimo set condiviso tornano nitide: “È stato un periodo divertentissimo, eravamo di nuovo tutti insieme, con i vecchi amici: Umberto Smaila, Franco Oppini, Nini Salerno, e anche Andrea Roncato. Mi rimane dentro quel mese bellissimo passato con lui”.
“Era un attore straordinario, un talento naturale”
Negli ultimi anni, Di Francesco aveva preferito la quiete alla ribalta. “Lo chiamavamo sempre alle nostre riunioni di Natale, ma non veniva. Si era un po’ isolato e questo ci dispiaceva, ma non sapevo che stesse così male”, racconta ancora Calà. “È un dolore profondo, tutta la mia famiglia è sotto choc. Mio figlio, mia moglie, siamo costernati, addolorati”.
Poi il ricordo più affettuoso: “Maurino era un grandissimo attore, di una bravura eccezionale. Aveva cominciato da bambino, già negli sceneggiati in bianco e nero. Era un talento vero, un attore nato. Straordinario anche sul palco, con il cabaret, con la sua ironia leggera e intelligente. Sto pensando a tutte le cose che faceva… sono in un vortice di pensieri. È davvero un colpo al cuore”.


