
Fa discutere l’annuncio del giornalista Sigfrido Ranucci, che in un’intervista a La Stampa ha anticipato un’inchiesta di Report in cui sostiene che il Garante per la Privacy «si muove su input politico». L’indagine — in onda questa sera — arriva dopo la sanzione da 150mila euro inflitta alla Rai per un servizio su Gennaro Sangiuliano, nel quale era stato diffuso un audio tra l’ex ministro e la moglie Federica Corsini, legato alla vicenda di Maria Rosaria Boccia.
Ranucci ha annunciato che sarà mostrato un filmato che ritrae Agostino Ghiglia, componente dell’Autorità, entrare nella sede di Fratelli d’Italia poche ore prima della delibera della sanzione. «Lì c’era Arianna Meloni — ha spiegato il conduttore —. Sarebbe interessante sapere se hanno parlato della sanzione a Report. E se sì, cosa si sono detti? Domande, naturalmente, solo domande».
Il Garante per la protezione dei dati personali ha replicato con una nota ufficiale, nella quale «ribadisce la piena indipendenza di giudizio e la libertà di determinazione dei suoi componenti». L’Autorità precisa che nel caso della multa a Report la procedura istruttoria è stata pienamente rispettata e che «dopo ampia discussione, il Collegio ha deliberato in linea con la proposta degli uffici».
Esclusiva: Agostino Ghiglia , membro del Garante della Privacy, viene ripreso da un nostro inviato entrando nella sede del partito di Fdi poche ore dopo la sentenza che ha sanzionato Report per 150 mila euro.
— Report (@reportrai3) October 26, 2025
Ne parliamo questa sera alle 20.30 su #Rai3 pic.twitter.com/Uw9plcDNpd
Il Garante ha inoltre ricordato che ogni procedimento è gestito dagli uffici tecnici, che preparano uno schema di provvedimento: questo viene poi presentato al Collegio, che può approvarlo o respingerlo a maggioranza, con il voto del presidente prevalente in caso di parità.
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. I componenti Pd della commissione di Vigilanza Rai hanno definito «inaudito» che un rappresentante di un’autorità «che dovrebbe garantire terzietà e indipendenza» sia stato visto entrare nella sede del partito di Giorgia Meloni poche ore prima della sanzione, sottolineando che la coincidenza e la tempistica «non possono passare inosservate».
Anche il Movimento 5 Stelle ha espresso forte preoccupazione, parlando di un fatto «estremamente inquietante» e chiedendo un’audizione urgente del presidente del Garante in commissione di Vigilanza Rai «per conoscere tutta la verità».
Sulla stessa linea Angelo Bonelli di Avs e Europa Verde, che ha ribadito: «Il Garante della Privacy è un organismo terzo e indipendente. La sua autonomia dalla politica deve essere garantita. A parole, da Palazzo Chigi esprimono solidarietà a Sigfrido Ranucci, ma nei fatti lavorano per demolirlo».


