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Colpo al Louvre, due fermi dopo il furto dei nove gioielli

Pubblicato: 26/10/2025 10:03

Un’operazione di polizia scattata ieri sera nell’ambito delle indagini per il furto al Louvre di una settimana fa ha portato al fermo di due persone. Secondo informazioni di Le Parisien, i due sospetti avrebbero fatto parte della banda di quattro membri che, la notte del colpo, ha rubato nove preziosi gioielli dalla celebre galleria di Apollo, utilizzando un montacarichi interno del museo. L’indagine è coordinata dalla procura di Parigi e punta ora a rintracciare gli altri complici e la refurtiva, considerata di valore inestimabile.

La dinamica del colpo

Il furto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi, in una delle sale più sorvegliate del museo, dove sono esposti i gioielli della Corona di Francia. Secondo la prima ricostruzione, i ladri avrebbero agito tra le 3 e le 4 del mattino, approfittando di una finestra temporale in cui il sistema di videosorveglianza era in manutenzione. Dopo essersi introdotti da un ingresso secondario solitamente riservato al personale tecnico, hanno raggiunto la galleria servendosi del montacarichi utilizzato per il trasporto delle opere, riuscendo così ad evitare i corridoi principali.

Una volta arrivati nella sala, i quattro avrebbero neutralizzato in pochi minuti i sensori di movimento e frantumato con un martello diamantato le teche blindate che custodivano le parure di diamanti e rubini appartenute a Maria Antonietta e a Luigi XV. Tutto si sarebbe svolto in meno di otto minuti, con una precisione definita dagli inquirenti “quasi militare”. Il gruppo sarebbe poi fuggito attraverso un cortile interno, salendo su un furgone bianco che le telecamere di sorveglianza hanno ripreso a tutta velocità verso la periferia nord di Parigi.

Le indagini e le piste

Gli investigatori della Brigade de Répression du Banditisme (BRB) hanno individuato i primi sospetti grazie all’analisi delle impronte digitali e ai segnali dei telefoni cellulari registrati nella zona del Louvre nelle ore del furto. I due uomini fermati, entrambi con precedenti per rapine d’arte e traffico di beni culturali, avrebbero legami con un gruppo criminale attivo tra Parigi e Bruxelles.

Resta ignota la sorte dei gioielli rubati, che potrebbero essere già stati smontati o trasferiti all’estero. La polizia francese sta collaborando con Europol e con le autorità belghe e olandesi, nel sospetto che la refurtiva possa essere stata spostata in direzione dei Paesi Bassi, dove in passato sono state ricettate opere trafugate di grande valore.

Le indagini proseguono, mentre il museo del Louvre resta sotto massima sicurezza. I vertici dell’istituzione hanno espresso “profondo sconcerto” per un furto che riporta alla mente i grandi colpi dell’arte del secolo scorso, ricordando che “la galleria di Apollo è un luogo simbolo della Francia e della sua storia, colpito nel cuore”.

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