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Nuova scossa in Irpinia, torna la paura dopo il sisma di ieri

Pubblicato: 26/10/2025 08:36

Una nuova scossa di terremoto ha svegliato l’Irpinia nella notte. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato un evento sismico di magnitudo 2.1 alle 2.45 a una profondità di circa 13 chilometri, con epicentro nei comuni di Montefredane, Grottolella e Capriglia Irpina. Un movimento lieve, ma sufficiente a riaccendere la preoccupazione in una zona già scossa meno di ventiquattr’ore prima.

Ieri sera, infatti, la stessa area era stata colpita da un terremoto più intenso, di magnitudo 4, avvertito chiaramente in gran parte della provincia di Avellino e in alcuni quartieri di Napoli. La scossa aveva provocato momenti di panico, con molte persone scese in strada e numerose chiamate ai vigili del fuoco. Nessun danno rilevante era stato segnalato, ma il boato e la durata del sisma avevano lasciato il segno.

Dalla paura di ieri sera al risveglio nella notte

La scossa di ieri, registrata alle 21.49, è stata preceduta e seguita da un breve sciame di movimenti minori che hanno interessato il sottosuolo irpino, tra Montefredane e Grottolella, epicentro della maggior parte dei fenomeni. Nelle ore successive, le rilevazioni dell’Ingv hanno continuato a segnalare micro-scosse, culminate con quella notturna delle 2.45.

Per la popolazione si tratta di un ritorno improvviso a timori che sembravano sopiti. Molti residenti, soprattutto nei paesi più vicini all’epicentro, hanno raccontato di aver avvertito un leggero tremolio durante la notte, sufficiente a farli svegliare e a rivivere la tensione di poche ore prima.

Area monitorata ma senza allarme

Al momento non risultano segnalazioni di danni o feriti, ma la sala sismica di Roma continua a monitorare con attenzione la zona. Gli esperti ritengono che si tratti di una normale sequenza di assestamento dopo il sisma di ieri, anche se non si può escludere la possibilità di altre leggere repliche nei prossimi giorni.

La popolazione è invitata a mantenere la calma e a seguire le indicazioni dei sindaci e della Protezione civile, che restano in contatto costante con l’Ingv per aggiornamenti. In tutta l’area dell’Irpinia, la memoria del terremoto del 1980 continua a rendere ogni scossa, anche minima, un ricordo ancora vivo.

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